venerdì, Marzo 29, 2024
HomeCronaca"Gli sparo se esci ancora con lui": arrestato ex marito per minacce

“Gli sparo se esci ancora con lui”: arrestato ex marito per minacce

La Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito di indagini a carico di G.G., di anni 51, indagato per i reati di atti persecutori, commessi in danno della ex moglie, ha richiesto ed ottenuto la misura cautelare agli arresti domiciliari eseguita dai Carabinieri della Stazione di Gravina di
Catania.
Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno evidenziato come l’indagato dopo la separazione dal coniuge, avvenuta nel maggio del 2015, abbia continuato fino ad oggi nella sua azione vessatoria generando nella persona offesa
un forte timore per la propria incolumità tanto da costringerla ad alterare le normali abitudini di vita.
L’uomo, anche se già condannato dai giudici, poiché riconosciuto colpevole dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, commessi sempre in danno della ex moglie, tornato in libertà ha continuato a perseguitarla intimidendola con minacce telefoniche di questo
tenore: << se non te vai da Catania ti ammazzo!>>, pedinandola ed affrontandola in strada anche in presenza di terzi, circostanze in cui ha seguitato imperterrito a minacciarla – un giorno mentre la
donna si trovava dal meccanico con la propria auto le disse: <<se la macchina esce da qui te la brucio!>>.
Fino a non permetterle di intrattenere alcuna relazione sia con amici che soprattutto con uomini, come dimostrato in diversi episodi dove, l’accompagnatore della donna, sempre lo stesso, ha dovuto
subire una esplicita minaccia di morte, anche se rivolta indirettamente tramite la ex moglie, che recitava: <<se continui ancora questa storia… gli sparo qui davanti a te! >> frase pronunciata dopo aver mimato di prendere l’arma da sotto il giubbotto.
Situazioni che l’hanno costretta a rivolgersi nuovamente ai carabinieri che, ricomponendo un quadro indiziario a carico dell’indagato, non hanno lasciato alcun dubbio al giudice il quale, accogliendo la richiesta del magistrato titolare dell’indagine, ha emesso la misura restrittiva.

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