Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, ex iena ed attore regista palermitano, non le ha di certo mandate a dire al ministro degli Interni Matteo Salvini.
“Abbiamo un ministro dell’Interno che fa il bullo con un ragazzino di 13 anni. Definirlo ‘ministro della mala vita’ forse va al di là delle sue capacità. E’ semplicemente un bimbominkia”.
Su twitter, Pif, si è scatenato e ha commentato la scelta del ministro Salvini di non concedere la cittadinanza italiana a Ramy, il ragazzino di 13 anni di origine egiziana che si trovava sul bus sequestrato dall’autista di origini senegalesi, Ousseynou Sy , il quale, dirottando lo scuolabus su cui viaggiavano 2 classi di studenti di seconda media, li ha tenuti per 40 minuti sotto la minaccia di morte facendoli morire bruciati. Ramy è quel ragazzino che con sangue freddo ha telefonato al padre e lo ha avvisato di quanto stava accadendo, salvando così la vita a sè stesso e agli altri 50 compagni di disavventura. A quel punto, il padre di Ramy ha avvisato i carabinieri che hanno messo in salvo i ragazzi nonostante il senegalese avesse davvero appiccato il fuoco al mezzo. Momenti di terrore che difficilmente saranno dimenticati da quei giovanissimi.
“A Ramy piacerebbe dare la cittadinanza a tutti i suoi compagni ma questa è una scelta che potrà fare quando verrà eletto parlamentare, per intanto la legge sulla cittadinanza va bene così com’è”. Così ha detto ieri il ministro dell’Interno Matteo Salvini a margine del Forum di Confcommercio a Cernobbio. Sulla concessione della cittadinanza al ragazzino di origini egiziane, ha aggiunto “stiamo facendo tutte le verifiche del caso perché prima di fare scelte così importanti bisogna avere controllato tutto e tutti”.
A Pif non è piaciuta la presa di posizione da “bullo” e ha espresso il suo pensiero sui social scatenando comprensibili reazioni. “La legge non si cambia”. Questo il commento di Salvini.
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