mercoledì, Aprile 24, 2024
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L’archeologia siciliana protagonista all’Università brasiliana di San Paolo

SAN PAOLO (Brasile, 26 mar) – L’archeologia della Sicilia sarà al centro dell’attenzione in occasione di un convegno internazionale di studi in programma dal 3 al 5 aprile in Brasile all’USP, l’Università di San Paolo: “Μεγίστη καὶ ἀρίστη νῆσος” (in greco, l’isola più grande e più nobile,da un passo del geografo Strabone) è il titolo della tregiorni che vedrà riuniti una ventina di relatori provenienti da diverse città tra cui Berlino, Palermo e Messina. 

L’evento, che gode del patrocinio e del sostegno della São Paulo Research Foundation (FAPESP) e dell’Istituto Italiano di Cultura di San Paolo, afferente alla Farnesina, è organizzato dai dottori Leonardo Fuduli e Viviana Lo Monaco, entrambi ricercatori italiani impegnati da tempo nell’ateneo brasiliano, sotto la direzione della professoressa Maria Beatriz Borba Florenzano, ordinario di Archeologia Classica e direttrice del Laboratório de estudos sobre a cidade antiga (LABECA). Questo prestigioso centro di ricerca vanta l’unico istituto di Archeologia Classica del Sud America con annesso museo archeologico, che custodisce molti reperti di provenienza siciliana, e ha da sempre mostrato grande interesse verso l’isola del Mediterraneo, attraverso il finanziamento di progetti scientifici sotto il profilo storico e archeologico.

L’incontro vuole incoraggiare nuove sfide in questi ambiti espandendone il raggio di azione, perciò saranno presentati studi e poster sull’archeologia della Sicilia, con particolare riferimento al periodo che va da quello protostorico (sec. XIII-VIII a.C.) a Medioevo, grazie alla presenza di studiosi brasiliani e stranieri. Nel corso dell’evento sarà dedicato un momento al ricordo dell’archeologo palermitanoSebastiano Tusa, scomparso di recente. 

Il simposio sarà una straordinaria oppotunità per gettare le basi di future collaborazioni e iniziative capaci di far conoscere e apprezzare oltreoceano le antiche preziosità della terra sicula, soprattutto per quanto riguarda le fasi successive alle fondazioni greche, di solito poco attenzionate.

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