mercoledì, Aprile 24, 2024
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Notti Brave a Marsala, arriva lo “Sballo Viola”: allarme in città

Purple Drank“, ovvero “Sballo Viola“: questo è l’ultimo ritrovato chimico per “andare fuori di testa”. E pare che purtroppo sia in voga anche fra i giovani della movida marsalese, desiderosi ed inclini a sballarsi in questo modo per essere sempre all’avanguardia per quanto riguarda le “mode”. Un mix ottenuto unendo dello sciroppo per curare la tosse a base di codeina e della semplice gazzosa e il gioco è fatto, lo sballo è assicurato.

Nato in America e diffusosi in Europa, questo “cocktail viola


è a tutti gli effetti una droga psicoattiva arrivata anche fra noi con grande preoccupazione dei genitori di figli adolescenti che ascoltano ad esempio musica trap, tipo di sound in voga fra i ragazzini che spesso citano nei testi l’uso di droghe leggere. In Italia il manifesto di questo “Sballo Viola” è la canzone Sciroppo di Sfera Ebbasta.

Il primo verso della canzone dice: “Sciroppo cade basso come l’MD” e poi ancora a seguire “Droga, moda, rosa la mia soda”, e ancora: “Sciroppo all’amarena, c’ho la gola secca, ehi”.

Lo Sballo Viola può far diventare euforici perdendo il controllo delle proprie azioni oppure rilassare fino a rallentare i riflessi e non avere percezione del reale, ostentando un’indifferenza preoccupante. A seconda della quantità di beverone ingerito e a seconda delle percentuali di codeina e gazzosa usate, si ottengono effetti e reazioni diversi.

Come i giovani si procurino questo sciroppo per il quale è obbligatoria la prescrizione medica, non è ancora chiaro. Esistono farmacisti compiacenti che vendono anche senza ricetta un farmaco a base di una sostanza come la codeina che, comunque, se usata in modo corretto è curativa di un sintomo fastidioso come la tosse? Probabile che invece, alcuni “spacciatori” dello sballo viola, si procurino lo sciroppo attraverso internet ad esempio. In Svizzera, la codeina si acquista senza ricetta. Forse gli spacciatori se lo fanno spedire proprio da questo paese extracomunitario. Allarme sociale dunque a Marsala, una città che nel suo sottobosco nasconde retroscena inquietanti. In tre settimane, la morte di due giovani che, seppure in circostanze diverse e per motivi fra loro disgiunti, hanno molto probabilmente un comune denominatore, la droga. Impossibile infatti non pensare alla morte di Nicoletta Indelicato, trucidata con 12 coltellate da “amici” come Margareta Buffa e Carmelo Bonetta, frequentatori assidui di locali notturni e protagonisti della movida marsalese e alla tragica morte di Gianni Genna, sparito nel nulla dopo essere stato in un night e ritrovato privo di vita 2 giorni dopo sotto un albero nelle campagne di Digerbato. Genna è morto per arresto cardiaco causato dall’uso improprio di droga e alcol, un mix letale che lo ha ucciso. Anche in questo caso, “amici” forse fin troppo indifferenti, incapaci di comprendere la gravità della situazione. Eppure, non si tratta di adolescenti in entrambi i casi ma di giovani che dovrebbero essere magari meno inclini a cadere nella trappola della droga.

La droga che offusca la mente, la droga che continua ad essere diffusa fra i giovani, tiene banco, è fin troppo di “moda” e non è un problema solo di adolescenti, di giovanissimi alle prese con gli sconvolgimenti emotivi della pubertà.

Ma cosa spaventa i giovani di oggi? Le emozioni, come sempre, questi sentimenti incontrollati ed incontrollabili, spaventano. Mancano gli strumenti per decodificarli e viverli senza paura. Questo aiuto dovrebbe arrivare dagli adulti, dai genitori in modo particolare, oggi più che mai in difficoltà a gestire i loro figli, presi come sono a vivere la “loro” vita e a risolvere i “loro” problemi.

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