mercoledì, Maggio 1, 2024
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Notre Dame è salva: sollievo dopo l’angoscia

Un pomeriggio indimenticabile non soltanto per i francesi, i parigini o tutti i cristiani del mondo. Un tesoro di inestimabile fascino e bellezza, patrimonio dell’intera umanità quale è la celeberrima cattedrale dedicata alla Madonna, Notre Dame de Paris, nonostante le terribili immagini che l’hanno visto avvolta nelle fiamme indomabili, è salva.

La struttura non ha ceduto sotto il fuoco implacabile, nonostante il lungo incendio divampato dopo le 18.30, quando il cielo era ancora chiaro e un fosco crepuscolo si stagliava lento nel cielo parigino. Il capolavoro gotico è salvo, dunque. il momento più terribile è stato quando la guglia, alta 45 metri ce dal peso di 750 tonnellate, è crollata. Abbiamo avuto paura che fosse la fine, la distruzione totale dell’intera cattedrale e col fiato sospeso abbiamo continuato, come ipnotizzati a guardare le fiamme che sembravano senza fine. Alle 4 di notte l’annuncio del portavoce della polizia, Gabriel Plus: “L’incendio è completamente sotto controllo. E’ parzialmente estinto e ci sono delle fiamme residuali da domare”.

Al momento è escluso il dolo, ovvero il gesto terroristico o l’atto vandalico e si propende più per la pista “accidentale”. La cattedrale gotica era, al momento dell’incendio un grande cantiere per i lavori di restauro in corso.

Le indagini si preannunciano lunghe e delicate: ci vorrà tempo prima che le circostanze di come sia scoppiato l’incendio siano chiarite. Pare che l’incendio siano divampate sul tetto, un luogo difficile da raggiungere, circondato da impalcature. Ma l’incendio ha distrutto proprio questa parte della cattedrale e non sarà facile trovare prove materiali per cercare di spiegare l’origine dell’incendio.

Questa mattina, si è appreso che anche la volta della navata centrale è crollata in alcune sezioni e sul transetto, dove appunto poggiava la guglia.

I rilievi in marmo appaiono bruniti dal fumo e in fondo all’abside si vede la croce dell’Altare maggiore. A terra pezzi di legno fumante.

Il presidente francese Emmanuel Macron, ha annunciato commosso : “La ricostruiremo tutti insieme”. La famiglia Pinault, tra le più ricche di Francia, alla guida del colosso del lusso Kering, ha annunciato la donazione di 100 milioni di euro per il restauro della cattedrale. Come dire, la concretezza prima di ogni cosa.

Non ci sono feriti tra i fedeli o i turisti, l’unico in gravi condizioni è un pompiere, uno dei 500 intervenuti con ingenti mezzi per tentare di domare le fiamme. Le polemiche vertono sulla mancanza di adeguati ed efficaci automatismi antincendio, vista anche l’ampiezza del cantiere. La Procura della capitale ha aperto un’inchiesta per disastro colposo. Ieri sera, mentre la Cattedrale parigina bruciava, mentre il mondo guardava Notre Dame de Paris divorata dalle fiame e annerita dal fumo, l’unica voce fuori dal coro è stata quella del critico d’arte Vittorio Sgarbi, il quale non comprendeva “il piagnisteo generale” e con ottimismo ne prevedeva già il restauro.

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