sabato, Aprile 20, 2024
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Salvini a Leoluca: occupati dei palermitani e delle case popolari”

C’è andato giù pesante Matteo Salvini, ieri, durante uno degli incontri di piazza in Sicilia in occasione della celebrazione del 25 aprile. Il vicepremier ha annunciato la sua battaglia contro Leoluca Orlando, sindaco di Palermo,

famoso per la sua accoglienza nei confronti degli stranieri. Salvini, anzi, in netta antitesi con lui, ha azzardato un pronostico per il futuro del sindaco panormita, “Sarà il prossimo a fare gli scatoloni”.

Salvini, famoso per essere un perfetto aizzatore di folle e di popolo, non poteva non fare riferimento a un tema “caldo” come quello che da sempre affligge una buona fetta di palermitani, ovvero la povertà e i quartieri popolari semi abbandonati.

“Orlando è quello che ogni volta che c’è un barcone che si avvicina mi chiamano e mi dicono che dice Li prendo io ma occupati dei palermitani invece di occuparti del resto del mondo, delle case popolari di Palermo”. Parole certo toccanti, specialmente, se creano lo scontro fra chi accoglie e chi si vede sottratta l’ultima mollichina di pane per darla ai nuovi “occupanti” che in questo caso piuttosto che i tedeschi nazisti sono gli extracomunitari secondo il ministro leghista.

Ieri Orlando era a Palermo per le manifestazioni organizzate dall’associazione partigiani, invece il vicepremier Salvini era a Corleone per inaugurare i locali del commissariato di Corleone e poi ha fatto tappa a Monreale e Bagheria. “Prima i siciliani – ha ribadito il vicepremier – e poi, se avanza qualcosa, c’è il resto del mondo. Questo è buon senso, è legittima difesa”. Leoluca Orlando, da parte sua, non ha fatto mancare la sua risposta a questi attacchi leghisti.

“A Palermo tutti sono palermitani. Credo che Salvini continui a essere ossessionato da quel che accade a Palermo perché la nostra città, dichiarata dall’Istat quella più sicura d’Italia secondo i dati del Viminale, conferma che la vera sicurezza si ottiene con il riconoscimento dei diritti, con il dialogo fra le persone, con l’accoglienza e la solidarietà. Non seminando odio”.

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