venerdì, Aprile 19, 2024
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Musumeci azzera la VIA-VAS: Nicastri e Arata volevano impianto biogas a Segesta

Il presidente della regione Nello Musumeci ha deciso di azzerare e sostituire la Commissione con sede a Palermo che si occupava di Valutazioni Ambientali. Questa commissione doveva valutare l’impatto che un’opera realizzata aveva nell’ambiente in cui era posta e anche le strategie ambientali da adottare, per migliorare, (semmai) le condizioni di vivibilità in sinergia con l’ambiente. La drastica scelta del presidente è arrivata dopo l’avvio delle indagini che hanno coinvolto l’esperto per l’energia Paolo Arata della Lega considerato un faccendiere e anche Vito Nicastri, imprenditore considerato prestanome di Matteo Messina Denaro. I due avevano in mente di realizzare un impianto di biogas a Calatafimi Segesta ed uno a Carlentini e premevano affinchè il tutto si realizzasse. Anche Armando Siri, sottosegretario della Lega è coinvolto nell’inchiesta.

“Serve respirare aria nuova – ha commentato Musumeci- e non mi riferisco solo ai tempi di attesa per le pratiche, ancora lunghi malgrado i progressi registrati nell’ultimo anno. Ringrazio gli attuali componenti e il presidente per il lavoro fatto. Quella commissione ha bisogno di tecnici che considerino il loro compito un umile servizio e non un potere. Tecnici che considerino il trascorrere del tempo come una calamità e non un’opportunità. Voglio una commissione che lavori per accelerare le procedure invece di provare il sadico piacere di infliggere a ogni istanza decine di prescrizioni, spesso discutibili – ha proseguito il presidente -. Così si frena la spesa per gli investimenti e si condanna l’economia siciliana alla stagnazione. Ho chiesto inoltre all’assessore – conclude Musumeci – di proporre la rotazione di qualche dirigente e funzionario interno che si occupa di pratiche autorizzative. Sono certo che potrà essere utile anche questo”.
Ieri sera, all’ARS, la giunta ha approvato una delibera che rimodula i fondi del patto per il Sud e sblocca i finanziamenti per cinque impianti di rifiuti pubblici per un totale di 57 milioni e 295 mila euro. E’ previsto anche un impianto di compostaggio a Calatafimi Segesta che costerà quasi 15 milioni di euro. Un altro ne dovrebbe nascere a Ravanusa vicino Agrigento e il costo previsto è di quasi 20 milioni di euro. Altri 19 milioni andranno a Sciacca per la realizzazione del Tmb ( trattamento meccanico biologico) e del primo lotto funzionale della discarica per rifiuti non pericolosi. A Palermo sono destinati 30 milioni e 600 mila euro per la  settima vasca della discarica di Bellolampo. Inoltre, per Trapani sono stati stanziati altri 3 milioni e 203 mila euro che si aggiungono ai 10 milioni già esistenti per la realizzazione della nuova vasca per Rsu.


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