venerdì, Aprile 26, 2024
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“Mia madre, a 94 anni costretta ad aspettare 8 ore al Pronto Soccorso di Marsala”

E’ giunta alla nostra redazione una lettera che racconta una storia triste. Una triste storia, già raccontata e che contiene tutti i déjà-vu di un già vissuto, appunto ma che quando accade, non smette di sorprendere per la sua “crudeltà”. E’ crudele fare aspettare una persona di 94 anni, con tutti i problemi che ovviamente ha, otto ore al Pronto Soccorso. Ci siamo già occupati in precedenza delle lunghe attese al “Paolo Borsellino” con articoli sapidi e puntuali. (leggi qui)

e anche stavolta, la lettera inviata alla nostra redazione, rimarca lo stato di disagio in cui versa l’ospedale di Marsala che serve e accoglie un’utenza molto vasta.

La lettera l’ha scritta il figlio della signora e la pubblichiamo integralmente:

Mia madre, 94 anni, è ospite di una casa di riposo. Sabato sera, gli assistenti hanno chiamato il 118 perchè mia madre stava poco bene e aveva bisogno di essere visitata da un medico. In concomitanza dell’arrivo dell’ambulanza all’ospedale “Paolo Borsellino” sono arrivato anch’io e lìè iniziata l’estenuante, insopportabile, attesa. L’infermiere del triage ha assegnato a mia madre il codice giallo nonostante l’età avanzata. Abbiamo aspettato 8 ore prima che un medico visitasse mia madre. Non discuto ( e non è in discussione la bravura dei medici) quanto, semmai, la scarsità del personale medico, costretto a barcamenarsi fra le tante richieste di aiuto e l'”umana “possibilità di rispondere a tutte le esigenze.

Sono pochi e fanno salti mortali, questo ho notato. Al contempo, è d’uopo sottolineare, la scarsa sensibilità di alcuni infermieri che, non hanno alcun senso di empatia nei confronti dei familiari dei pazienti e rispondono spesso con sprezzante fastidio.

Capisco che anche loro sono stressati, stanchi, e costretti a turni di lavoro estenuanti. Il risultato è spesso sconfortante per i pazienti, specie se anziani e anche per i familiari, costretti a subire l’attesa e spesso, purtroppo, la “maleducazione” di alcuni infermieri.

Spero che le cose cambino e che si risolvano presto le lunghe attese al Pronto Soccorso. Per fortuna, mia madre, sta bene anche se un pò provata.

un cittadino

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