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Dal primo luglio Campobello diventerà un comune “plastic free”

Recependo tempestivamente le recentissime indicazioni dell’Unione Europea, che nella seduta del 21 maggio scorso ha formalmente adottato una direttiva volta a vietare l’utilizzo di oggetti in plastica monouso altamente inquinanti, il sindaco Giuseppe Castiglione, ieri (27 maggio 2019), ha infatti firmato l’ordinanza n.207, che impone a tutti gli esercenti e ai cittadini di Campobello la vendita e l’utilizzo di piatti, bicchieri, posate, cannucce e sacchetti di plastica monouso non biodegradabili.
Il provvedimento sindacale risponde all’esigenza di ridurre al minimo l’utilizzo di questi prodotti, che è stato dimostrato abbiano un prezzo altissimo in termini di compromissione dell’ambiente. Negli ultimi decenni la plastica ha avuto infatti un impatto tale da mettere a repentaglio un ecosistema sviluppatosi nel corso dei millenni, compromettendo la vita negli oceani, nei mari, nelle montagne e, in generale, in tutto il nostro ecosistema. I costi di gestione relativi al conferimento delle plastiche monouso, inoltre, ricadono interamente sul bilancio comunale, sia in termini di mantenimento del decoro urbano per la rimozione di quelli illecitamente abbandonati sul territorio, sia in termini di smaltimento in discarica per quelli non conferiti correttamente nel circuito della raccolta differenziata.
L’ordinanza, in particolare, impone dunque ai titolari di attività di somministrazione degli alimenti (bar, ristoranti, pizzerie ecc.) e agli esercenti per i generi alimentari (supermercati, salumerie ecc.) di vendere, utilizzare e fornire ai clienti sacchetti in plastica o posate, piatti, bicchieri, cannucce, mescolatori di bevande monouso che non siano biodegradabili.
Per quanto riguarda, invece, i cittadini residenti e non nel territorio comunale, il provvedimento impone l’obbligo di utilizzare esclusivamente sacchetti monouso per la spesa in carta o altro materiale biodegradabile, ovvero borse riutilizzabili a rete, in stoffa o tessuto o altro materiale idoneo per legge, vietando altresì, sempre a partire dal 1° luglio, l’utilizzo di qualsiasi tipo di stoviglie non biodegradabili.
Esclusivamente al fine di smaltire scorte, sino al 16 luglio saranno comunque tollerati l’eventuale vendita o consumo di questi prodotti.
Per i trasgressori sono previste sanzioni comprese tra 50 e 500 euro.

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