mercoledì, Ottobre 4, 2023
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Minacce di morte al Procuratore “dei migranti”: un proiettile per lui e i suoi 3 figli

La grave intimidazione nei confronti del procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, è giunta all’interno di una busta contenente un proiettile. Le minacce di morte erano in stampatello e secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Adnkronos, su un foglio di carta vi era scritto: Questo è un avvertimento, la prossima volta, se continuerai a fare sbarcare gli immigrati, passiamo ai fatti. Contro di te e ai tuoi tre figli”.

Il proiettile sarebbe calibro 6,35 e forse è passato ai controlli del metal detector in quanto “protetto” da 2 bustine di zucchero. Patronaggio, noto alle cronache per essere lui a condurre in Procura “il caso Diciotti” iniziato la scorsa estate con il tira e molla dello sbarco della nave e dei migranti bloccati al largo delle coste siciliane. Il ministro degli Interni, Matteo Salvini, in quel caso venne coinvolto nell’indagine in quanto promotore del NO allo sbarco della Ubaldo Diciotti. Di recente, la procura di Agrigento è stata al centro di un’altra accesa polemica sulla gestione di un’altra nave con migranti a bordo, la Sea Watch. Salvatore Vella, procuratore aggiunto della procura agrigentina, in accordo con Luigi Patronaggio, ha deciso di far sbarcare i 47 migranti che si trovavano a bordo, i quali sono approdati a Lampedusa.

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