venerdì, Aprile 19, 2024
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Processo “Anno Zero”: domani udienza in tribunale

Il blitz antimafia che aveva portato all’arresto di 22 persone era scattato all’alba del 19 aprile 2018. Tra questi, nomi “eccellenti” come Matteo Messina Denaro, la “primula rossa” di Castelvetrano, i 2 cognati del boss latitante Gaspare Como e Rosario Allegra, di 50 e 65 anni, quest’ultimo morto per un infarto lo scorso 13 giugno in carcere.

Dei 14 processati in rito abbreviato a Palermo, sono reclusi in regime di “41 bis” Nicola Accardo, Vincenzo La Cascia e Raffaele Urso. Oltre a Como ed Allegra, imputati a Marsala sono anche Gaspare Allegra, di 35 anni, Vittorio Signorello, di 56, Giuseppe Tommaso Crispino, di 66, Calogero Giambalvo, di 43 anni, ex consigliere comunale di Castelvetrano il quale si era “vantato” di aver incontrato Matteo Messina Denaro, Carlo Lanzetta, di 71, Giuseppe Orlando, di 50, Anna Maria Orlando, di 40, Nicola Scaminaci, di 46, e Carlo Cattaneo, di 34, operante del settore delle sale giochi e scommesse on line, tutti di Castelvetrano, Dario Messina, di 34, nuovo presunto “reggente” del mandamento di Mazara del Vallo, Giovanni Mattarella, di 53, genero del defunto boss Vito Gondola, Bruno Giacalone, di 58, Marco Buffa, di 46, ritenuti appartenenti alla stessa famiglia mafiosa, Vito Bono, di 59, Giuseppe Accardo, di 35, e Maria Letizia Asaro, di 41, di Campobello di Mazara. Nell’aula-bunker del carcere “Pagliarelli” di Palermo, il pm della Dda Francesca Dessì ha invocato condanne per complessivi 176 anni e 4 mesi di reclusione per questi 14 imputati che hanno scelto il rito abbreviato.

La pena più severa, 20 anni, è stata chiesta per i campobellesi Vincenzo La Cascia e Raffaele Urso, detto “Cinuzzo”. Sedici anni sono stati chiesti per Nicola Accardo, presunto capomafia di Partanna, per il castelvetranese Giuseppe Tilotta e il campobellese Andrea Valenti. Quattordici anni per il partannese Antonino Triolo e per il mazarese Angelo Greco. Dodici anni, invece, per i castelvetranesi Giuseppe Paolo Bongiorno, Calogero Guarino, e Leonardo Milazzo, e il campobellese Filippo Dell’Aquila. Otto anni per il campobellese Mario Tripoli. Due anni e quattro mesi, sono stati invocati per il castelvetranese Bartolomeo Tilotta e due anni per il suo compaesano Giuseppe Rizzuto.

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