Pian piano hanno tolto quasi tutti gli alberi e ciò che resta è un susseguirsi di grigio cemento. Via Sibilla, fino a qualche tempo fa, era una delle strade più belle e più verdi di Marsala, ombreggiata e fresca grazie alla mirabile presenza di alberi che avevano sfidato i decenni e le intemperie. Alti e maestosi regalavano alla città la grazia necessaria alla bellezza e l’ossigeno necessario alla salute. Ed invece, non appena questi alberi hanno iniziato ad ammalarsi, sono stati (giustamente) rimossi anche per impedire che diventassero pericolosi per l’incolumità dei passanti. Ricordiamo che molti di essi erano stati capitozzati senza alcun criterio qualche anno prima e non si esclude che possano essere stati questi inefficaci quanto inutili (se non addirittura dannosi) interventi a causare l’indebolimento delle piante. Una volta rimossi gli esemplari ammalati, non sono stati più sostituiti da altri più giovani e sani. L’assessore Salvatore Accardi, in una sua dichiarazione fatta mentre erano in corso le operazioni di rimozione degli alberi, aveva promesso che altri alberi sarebbero stati piantati per far sì che la strada non restasse spoglia. In realtà, le aiuole dove erano piantati gli alberi, sono stati ricoperti di cemento e sopra vi sono stati apposti i mattoni che lasciano poco spazio alla fantasia e alla speranza di vedere rinverdire quella strada. La purificazione dell’aria dipende dagli alberi. Prendersi cura delle piante è un dovere che gli amministratori non dovrebbero trascurare per assicurare il benessere della comunità.