mercoledì, Aprile 24, 2024
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Sea Watch, l’ammiraglio De Felice: “sequestrare la nave, arrestare il capitano ed estradarla in Libia”

Arrestare la comandante e convocare gli ambasciatori di Paesi bassi e Germania”. E’ quanto dichiara l’ammiraglio di divisione, Nicola De Felice, fino a metà dicembre dell’anno scorso, al comando di MariSicilia Augusta, sul caso della Sea Watch, la nave con bandiera olandese della ong tedesca ferma, ancora oggi, davanti a Lampedusa con a bordo, a 16 giorni dal soccorso, 40 migranti.

“Le convenzioni internazionali – continua l’ammiraglio – sul diritto del Mare delle Nazioni Unite, Il Codice Italiano della Navigazione e le direttive nazionali sulla Sicurezza richiedono delle azioni politiche e giuridiche inoppugnabili: le infrazioni commesse dal Comandante della nave Sea Watch sono tali da richiederne l’immediato arresto se non addirittura l’estradizione in Libia qualora richiesto visto che le prime infrazioni sono state commesse in acque di competenza libica. Inoltre, il passaggio illegale dei migranti è stato commesso in territorio olandese e – in ottemperanza all’articolo 13 del Trattato di Dublino dell’UE – l’Olanda deve farsi carico dei migranti saliti a bordo sulla Nave battente bandiera olandese. La Germania è la nazione della ONG responsabile del misfatto. Ai sensi delle più elementari regole diplomatiche internazionali, gli ambasciatori di tali Stati devono essere immediatamente convocati per giustificare l’inerzia dei rispettivi Governi in tali misfatti. La nave va sequestrata, vanno applicate le sanzioni amministrative previste ivi comprese le spese sostenute dallo Stato per la gestione del caso, come previsto dall’art 84 del codice di navigazione”.

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