venerdì, Marzo 29, 2024
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Mediterranea fa rotta su Lampedusa nonostante la disponibilità di Malta, Salvini: atto di pirateria

Si profila un nuovo braccio di ferro sul destino dei migranti salvati ieri dalla nave Alex della ong Mediterranea. All’imbarcazione, che si trova a 12 miglia da Lampedusa con 54 profughi a bordo, tra cui donne e bambini, è stato notificato il divieto di ingresso nelle acque italiane. Il divieto è firmato dai ministri dell’Interno Matteo Salvini, da quello alla Difesa Elisabetta Trenta e dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli.

“Le autorità marittime maltesi hanno dato alla nave dei centri sociali indicazione di dirigersi verso il porto di La Valletta, dove potranno attraccare. Incredibilmente, la Ong si sta rifiutando di andare a Malta, paese europeo sicuro! In questo momento sono fermi, affiancati dalla nave di una Ong spagnola, poiché stanotte abbiamo consegnato il divieto di ingresso nelle acque italiane. Se non dirigeranno verso Malta, è chiaro che sarà l’ennesimo atto di disobbedienza, violenza e pirateria: io non mollo!”, afferma Salvini.

Ma secondo quanto denuncia la ong l’imbarcazione non è in grado raggiungere l’isola. La piattaforma umanitaria italiana è “pronta a sbarcare a Malta le 54 persone salvate ieri in acque internazionali”, ha confermato Alessandra Sciurba, portavoce di Mediterranea Saving Humans, a bordo della nave Alex, ma “abbiamo fatto presente a La Valletta di non riuscire ad arrivare fino a lì con questa imbarcazione perché ci vogliono almeno undici ore di navigazione”. “E’ sufficiente – ha aggiunto – che le Guardie Costiere maltese e italiana organizzino con le loro motovedette il trasferimento dalle acque di Lampedusa al porto de La Valletta”. “Veniteli a prendere – conclude Sciurba – siamo grati a Malta per la disponibilità, ma il veliero Alex non è in grado di navigare per oltre cento miglia”.
Sull’imbarcazione, ha aggiunto Sciurba, ci sono condizioni di urgenza: “Abbiamo 54 migranti, tra cui quattro donne in stato di gravidanza, oltre alle undici persone dell’equipaggio. Su una barca di neppure 20 metri”.

Intanto su Twitter la ong definisce “il Decreto illegittimo perché non può applicarsi a una nave che ha effettuato una operazione di soccorso a tutela della vita umana in mare. E perché non può essere vietato a una bandiera italiana ingresso nelle acque del proprio Paese”. “Siamo ora al limite delle acque territoriali italiane in attesa che venga al più presto assegnato un #portosicuro di sbarco per le 54 persone salvate da Alex #Mediterranea. Prima che la situazione a bordo diventi insostenibile”,si legge nel post.

Già ieri sera, il capo del Viminale aveva detto: “C’è una barca in acque maltesi, secondo voi che porto hanno chiesto? Anche se fossero in Groenlandia chiederebbero Lampedusa. A questi non interessa il porto vicino più sicuro, questi fanno politica”. E ha anche accusato l’Unione Europea: “Fino a poco tempo fa il governo francese portava e abbandonava gli immigrati nei boschi dopo il confine, perciò nessuno dia lezioni. Un naufrago non paga 3 mila dollari, e gli scafisti con quei 3 mila dollari comprano armi e droga, e io non posso essere complice di chi alimenta il traffico di droga e armi. L’Unione europea fino ad ora se ne è strafregata, purtroppo bisogna alzare la voce”.

fonte: Adnkronos

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