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Beni confiscati, Armao al Feudo Verbumcaudo: “E’ un patrimonio produttivo dei siciliani onesti”

“Il Feudo Verbumcaudo oggi è un patrimonio produttivo dei siciliani onesti. L’assessorato all’Economia della Regione siciliana è stato, nel 2011, l’artefice di questa importante acquisizione che ha una forte valenza simbolica poiché, come ci eravamo impegnati a fare, ha creato le premesse per il lavoro e il rilancio produttivo, grazie anche al contributo dell’Istituto regionale del vino e dell’olio e dell’assessorato all’Agricoltura”. Così il vicepresidente della Regione e assessore all’Economia, Gaetano Armao, in visita istituzionale al Feudo Verbumcaudo, insieme con il Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo, costituito da 19 Comuni delle alte e basse Madonie.

“Verbumcaudo”, nel territorio di Polizzi Generosa, è un bene confiscato nel 1987 al boss mafioso Michele Greco, detto il Papa, acquisito dal patrimonio immobiliare regionale nel 2011 e concesso in uso al Consorzio madonita.

“L’impegno dell’assessorato regionale all’Economia è massimo e il 5 agosto sarà insediato un tavolo di lavoro – ha detto Armao -. La Sicilia ha oltre un terzo dei beni e delle aziende confiscate alla mafia e non si può pensare di disperdere questo patrimonio in una condizione di difficoltà economica come quella dell’Isola”.

A gennaio di quest’anno, con un bando pubblico, è stata costituita la “Società cooperativa sociale Verbumcaudo” fortemente voluta dal Consorzio Madonita, i cui giovani che la gestiscono, in questi giorni, stanno raccogliendo i frutti dell’annata agraria: lenticchie, ceci e grano, rigorosamente biologici. 

“Mi assumo l’impegno di far presente all’Agenzia dei beni confiscati di provvedere all’acquisto dei mezzi agricoli necessari alle vostre coltivazioni – ha sottolineato Armao -. Ho visto che producete grano, lenticchie, ceci, canapa terapeutica. Mi ha fatto piacere che state sperimentando la produzione della quinoa e che avete un progetto per il malto della birra, che  consentirà di far diventare Verbucaudo un  punto riferimento per l’agricoltura siciliana”.

“La mafia si sconfigge dimostrando che il lavoro, la speranza e il futuro si possono raggiungere solo fuori dall’illegalità. La Sicilia può cambiare e solo grazie ad esempi come il vostro potremo dare ai nostri figli un futuro migliore – ha sottolineato il vicepresidente -. E’ impegno del Governo Musumeci sostenere la svolta produttiva di beni e aziende confiscate alla mafia”, ha concluso.   

Per Vincenzo Liarda, presidente del Consorzio madonita per la Legalità e lo Sviluppo, “la cooperativa sociale Verbumcaudo è un importante traguardo che coniuga legalità e sviluppo ed è l’esempio di come le terre confiscate debbano ritornare nella piena disponibilità dei territori in cui ricadono, per produrre agricoltura di qualità, occupazione e benessere – ha detto – È in cantiere anche un progetto per la salvaguardia e la sperimentazione degli ulivi autoctoni siciliani, in modo da poter realizzare un polo scientifico, in collaborazione con l’Università di Palermo”.

Presenti anche il sindaco di Polizzi, Giuseppe Lo Verde, nonché presidente dell’assemblea dei sindaci aderenti al Consorzio madonita, il tenente della Compagnia dei carabinieri di Petralia Sottana, Giuseppe Belligno, il maresciallo Antonio Di Filippo della stazione dei carabinieri di Polizzi Generosa, Giuseppe Costanza, presidente del Consorzio madonita 33 e Loredana Pepe, presidente della cooperativa Agrisocial. 

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