venerdì, Aprile 19, 2024
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Mazara, il comune chiede il canone di concessione a Italgas Reti spa

La Giunta Municipale di Mazara del Vallo ha approvato un atto deliberativo con il quale si richiede all’attuale concessionario del servizio di distribuzione gas “Italgas Reti spa” di erogare al Comune di Mazara del Vallo il canone di concessione, nella misura massima consentita dalla legge, il 10% dei vincoli di ricavi sulla distribuzione, a partire dal primo gennaio 2019 e comunque fino all’affidamento del nuovo servizio.

L’amministrazione chiarisce che con riguardo alle somme che saranno versate dalla concessionaria saranno attivati prioritariamente meccanismi di tutela relativi ai costi dei consumi di gas da parte di utenti di fasce deboli della popolazione anche attraverso i servizi sociali.

Non è al momento quantificabile l’introito che deriverà da questo atto deliberativo ma in ogni caso costituirà un’entrata finanziaria aggiuntiva per l’Ente.

La concessione del servizio per la distribuzione gas nel territorio di Mazara del Vallo era stata avviata il primo gennaio 1989 a cura di Siciliana Gas, poi incorporata a Italgas Reti spa. Il contratto, dopo un rinnovo tacito decennale, è scaduto il 31 dicembre 2018 senza possibilità di rinnovo tacito per un ulteriore decennio come da nota del Comune di Mazara del Vallo del 2017.

La nuova normativa prevede che la gara d’appalto per l’aggiudicazione della nuova concessione di distribuzione del gas metano avvenga non più su base comunale ma su base provinciale. Nelle more che tale gara venga espletata da parte del comune capofila dell’ambito provinciale, Trapani, il Comune di Mazara del Vallo richiede ad Italgas il 10% dei vincoli di ricavi della distribuzione.

In conferenza stampa il sindaco Quinci ha chiarito che la vicenda della concessionaria della distribuzione rete gas nulla ha a che fare con la vicenda del metanodotto Algeria – Italia per la quale il Comune di Mazara del Vallo fa parte della commissione locale istituita in Capitaneria di Porto per accertare se il fenomeno dell’erosione della costa è stata causata dal gasdotto. Il soggetto responsabile del gasdotto è infatti la società TMPC, la cui rappresentante legale in Italia è Mariconsult.

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