venerdì, Aprile 19, 2024
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M5S: “La Regione “scarica” i disabili psichici sui Comuni, arretrati mai pagati, Razza dov’è?”

“Ci sono delle profonde distorsioni finanziarie nel sistema di assistenza sanitaria per gli oltre duemila disabili psichici della Sicilia. I costi sono a carico dei Comuni, che per legge anticipano le somme per le rette. A restituirle in seguito ai Comuni dovrebbero essere le aziende sanitarie, ovvero la Regione. Questi rimborsi però non avvengono, scatenando contenziosi giudiziari e mandando in crisi i bilanci comunali. Non si può andare avanti così, è una vera e propria emergenza sociale per i lavoratori dell’assistenza, per i pazienti ricoverati e per i Comuni che in pratica coprono direttamente i costi sanitari. Ora siamo arrivati al capolinea”. 

Lo dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Angela Foti, Giovanni Di Caro e Valentina Zafarana, a margine dell’audizione di oggi in commissione Salute. L’incontro si è svolto in presenza dei rappresentanti di Anci Sicilia, ma non si è presentato l’assessore della Salute, Ruggero Razza, che avrebbe dovuto fornire delle spiegazioni rispetto a quanto evidenziato. Sulla questione, tra l’altro, Di Caro aveva presentato un’interrogazione urgente all’Ars. 

“Con il passare degli anni – sottolineano i deputati – i Comuni devono ancora ricevere dalle Asp di riferimento fondi per centinaia di migliaia di euro; si avverte l’urgenza di una direttiva regionale dell’assessorato della Salute sul riconoscimento del diritto dei Comuni a ricevere il pagamento della quota sanitaria per i ricoveri, pena il rischio di default dei Comuni. Urge poi una modifica della convenzione tipo, che ponga direttamente a carico delle Asp il pagamento della quota spettante”. 

“Su queste criticità giorno dopo giorno più drammatiche, come intende intervenire il governo regionale?”, si chiedono gli esponenti M5S, che insistono perché sia l’assessore Razza ad attivarsi al più presto con risposte concrete. “Questa situazione va avanti da diversi anni – concludono – e se necessario ci attiveremo investendo del caso il ministero della Salute”. 

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