venerdì, Marzo 29, 2024
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Nuova eruzione sull’Etna

Una nuova spettacolare fase eruttiva sull’Etna è in corso da un frattura che si è aperta in maniera quasi longitudinale, dalla cima alla base, nel nuovo cratere di Sud-Est. Una colata bene alimentata fuoriesce dall’apertura dirigendosi verso il desertico versante sud del vulcano attivo più alto d’Europa, ‘puntando’ i monti Barbagallo e Frumento Sud. Il fronte più avanzato ha raggiunto quota 2.600 metri. “Nuovo scherzetto dell’Etna” commenta sul suo profilo Facebook il vulcanologo Boris Behncke.

Per questo il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto il passaggio di livello di allerta da “verde”, che corrisponde all’attività ordinaria, al livello “giallo” per il vulcano Etna, e la conseguente attivazione della fase operativa di “attenzione” secondo quanto previsto dal Piano Nazionale di emergenza. “Tale decisione, a seguito dell’apertura di una frattura eruttiva alla base del Nuovo Cratere di Sud Est, è stata adottata, alla luce delle valutazioni emerse, durante la riunione straordinaria odierna con i Centri di Competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana”, si legge in una nota del Dipartimento della Protezione civile.

“Tale valutazione è basata sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità, rese disponibili dai Centri di Competenza che per l’Etna sono l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Etneo e Sezione di Palermo) e il Dipartimento Scienza della Terra dell’Università di Firenze. L’innalzamento del livello -spiega la Protezione civile- determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e l’attivazione di un raccordo informativo costante tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della Protezione Civile. Il Dipartimento della Protezione Civile condivide tali informazioni con la struttura di protezione civile della Regione Siciliana che, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale, allerta le strutture territoriali di protezione civile e adotta eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali”.

“Indipendentemente dalle fenomenologie vulcaniche di livello locale, che possono avere frequenti variazioni, persiste una situazione di potenziale disequilibrio del vulcano. Occorre quindi tener presente -viene rilevato- che i passaggi di livello di allerta possono non avvenire necessariamente in modo sequenziale o graduale, essendo sempre possibili variazioni repentine o improvvise dell’attività”.

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