La manifestazione. organizzata dalla deputata 5stelle a Montecitorio, Caterina Licatini, prevede la creazione di un corridoio di boe per salvaguardare la sicurezza dei bagnanti e la pulizia dei fondali di Calette Sant’Elia. La deputata: “Puntiamo, però, al bersaglio grosso: l’area marina protetta prevista dalla mia proposta di legge depositata a Montecitorio”.
Un corridoio di boe per delimitare lo specchio d’acqua di Capo Zafferano e per preservare la sicurezza dei bagnanti e la pulizia dei fondali del tratto Calette di Sant’Elia, alla presenza di cittadini, associazioni ambientaliste ed istituzioni. È questo il programma di una due giorni indetta per valorizzare e salvaguardare il golfo di Capo Zafferano, nel territorio di Santa Flavia nel Palermitano, che si terrà lunedì 5 e martedì 6 agosto su iniziativa della deputata M5S alla Camera, Caterina Licatini.
La manifestazione “TuteliAmo il golfo di Capo Zafferano”, nasce da una petizione di alcuni giovani del posto, consapevoli di quanto le proprie scelte possano influire sul benessere e la salute dell’ambiente.
“Nella prima giornata – afferma Caterina Licatini – con un’operazione, coordinata dalla capitaneria di porto di Porticello,verrà creato un corridoio di boe lungo tutto il golfo per limitare l’accesso di imbarcazioni e motoscooter e salvaguardare la sicurezza dei bagnanti. L’indomani è al centro della manifestazione la pulizia dei fondali di“Calette di Sant’Elia”. Speriamo di coinvolgere più gente possibile: più cresce la consapevolezza dell’importanza dei beni naturali e paesaggistici, più crescono le chances di tutela del territorio”.
All’organizzazione dell’evento, organizzato col patrocinio del Comune di Santa Flavia e del Comune di Bagheria, ha collaborato il “Flag – Golfo di Termini” Imerese”.
L’iniziativa della deputata per salvaguardare l’area non si ferma alla due giorni agostana,ma va oltre, puntando all’istituzione dell’Area marina protetta del Golfo di Capo Zafferano. Per questo la parlamentare 5stelle ha depositato alla Camera una proposta di legge che vede come azione propedeutica la modifica dell’articolo 36 della legge 394 del 1991, inserendo Capo Zafferano tra le aree in cui possono essere istituiti Parchi marini o Riserve marine. Successivamente si potrà avviare il procedimento tecnico amministrativo che condurrà all’istituzione dell’area.
“L’area in questione – afferma la deputata – di enorme pregio ambientalistico e naturalistico, è già sito d’interesse comunitario (SIC) e ospita una prateria di Posidonia a 10 metri sotto il livello del mare e una flora e fauna, la cui preservazione è necessaria per mantenere la biodiversità presente nel territorio siciliano nord-occidentale. La tutela dell’area, oltre a salvaguardarne i fondali, potrebbe e dovrebbe far da volano all’economia turistica”.