I Carabinieri di Adrano (CT) hanno arrestato un 40enne del posto, per sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia, nei confronti della convivente di 46 anni.
L’uomo, al culmine dell’ennesima lite, ha ingiuriata, l’ha picchiata e, danneggiandole il cellulare per evitare che potesse chiedere aiuto, l’ha sequestrata in casa per l’intera notte impedendogli la fuga chiudendo a chiave la porta d’ingresso e sbarrando con diverse assi di legno la porta e le finestre.
La donna, il mattino dopo, mentre il compagno dormiva, è riuscita a fuggire dalla finestrella del bagno, l’unica a non essere stata sbarrata, ed a recarsi in un vicino bar da dove ha potuto chiedere aiuto ai carabinieri.
I militari, giunti immediatamente sul posto, hanno soccorso la donna la quale, presentando dei lividi agli arti superiori, è stata accompagnata al pronto soccorso dell’Ospedale “Santissima Addolorata” di Biancavilla (CT) dove i sanitari l’hanno riscontrata affetta da: “lesioni ecchimotiche e abrasioni a livello del braccio sinistro, iperemia del cuoio capelluto in sede parieto occipitale destro”, con prognosi di 10 giorni.
Nel frattempo l’aggressore, svegliatosi, non trovando in casa la compagna in maniera alquanto sfrontata si è presentato in caserma per denunciare la donna autrice, secondo la propria versione, del furto del suo cellulare e di 60 euro in contanti.
Agli investigatori è bastato un breve sopralluogo nell’abitazione dei conviventi per acquisire tutti quegli elementi di prova che avvaloravano quanto patito e denunciato dalla donna.
L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza dove è stato rinchiuso così come deciso dal G.I.P. del Tribunale etneo in sede di convalida.