domenica, Giugno 15, 2025
HomeEconomiaGoverno che cambia......precarietà siciliana che resta

Governo che cambia……precarietà siciliana che resta

Se a livello nazionale la situazione cambia in maniera inoffensiva o, diversa a secondo del proprio pensiero politico, nel sistema regionale siciliano i proclami si spostano in maniera differente per coloro che speravano in un qualcosa di diverso. I siciliani vengono da un governo in cui Crocetta era martoriato da tutti gli angoli nazionale e non, per le spese, numeri e conti sui Forestali, oggi si assiste ad una situazione che doveva “Diventare Bellissima” ma in realtà non può che essere paragonata al detto sicula: “chiu scuru di mezzanotti un po’ fari”.

Governo ribaltato con l’arrivo di Nello Musumeci e situazione che in pochi casi è cambiata ma, non ha dato quei frutti sperati che il popolo si attendeva. Il Governatore con il suo charme e la sua dialettica nel dire e affrontare i temi, lo pone in una posizione benevole per coloro che hanno già una serenità interna e familiare consona al tenore di vita e cioè con famiglia che lavorano, portando magari a casa due stipendi, quindi fattibile e giusta ai giorni attuali. Far quadrare i conti oggi allo stato attuale in famiglia risulta sempre più difficile e ciò, lo si può rimarcare anche in ambito regionale, pur sapendo che quando si eredita di prendono sia i debiti che i crediti.

Oggi si scopre che la Regione Sicilia non ha più un euro e dunque Musumeci deve affrontare dei temi caldi come quello del collegato e le forze politiche “nemiche” che tendono il piede e gli rinfacciano il tutto senza appigli e senza giustificazioni. Dare le colpe al precedente governo è ormai una calunnia o motivazione che si ripete da sempre, dunque facile scaricare il tutto se al momento del subentro, la situazione era uguale o forse peggio. Tutto questo ora, preoccupa i lavoratori siciliani, precari e famiglie che vedono nell’attuale governo non più un movimento di cambiamento ma di radicale e perenne copia di quello passato.

Difficile che si attuino le riforme paventate, come quella dei forestali, tanto attesa dai lavoratori e predicata ormai da tempo. Un futuro pieno di incognite che daranno un’altra delusione per chi credeva nel cambiamento, addolorata anche da un eventuale rincaro sulle proprie spalle, con costi e gestioni che metterebbero in ginocchio ancor di più il popolo siciliano. Musumeci si era appoggiato a Salvini e al suo movimento come un appiglio di cambiamento ma, le sorti del leader leghista ha portato allo sfacelo del governo nazionale con notevole debacle del Nello, che si trova a combattere con il nuovo governo nazionale che fa l’opposizione all’ARS… proprio a Musumeci.

Antonio David

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

- Advertisment -

ULTIME NEWS