Due soggetti, M.E. di 56 anni e E.A. di 60 anni, entrambi disoccupati palermitani, sono stati denunciati dai carabinieri di Salaparuta (TP), per maltrattamenti continuati di animali e uccellagione e caccia con mezzi vietati.
Giovedì scorso, i due avrebbero compiuto una serie di atti illeciti finalizzati alla cattura illegale di volatili ed al maltrattamento degli animali, in assoluta violazione delle norme che tutelano la fauna selvatica e regolano l’esercizio della pratica venatoria.
L’operazione condotta dai militari dell’Arma contro i bracconieri, è scattata quando i militari del Comando Stazione di Salaparuta, durante alcuni servizi di controllo del territorio in zone rurali, avevano notato la presenza di una automobile che aveva destato in loro il sospetto che potesse essere in corso qualche attività di bracconaggio, in quanto trovata carica di gabbiette.
I sospetti dei Carabinieri hanno trovato conferma quando, nel corso della perquisizione dei veicolo, hanno riscontrato che nelle gabbiette vi erano contenuti circa 40 uccelli con evidenti segni di maltrattamenti, riconducibili alle specie protette del tipo “cardellini” e “lucherini” destinati ad essere rivenduti nei mercati illegali del palermitano per cifre che vanno dai 25 ai 30 euro ciascuno.
I piccoli volatili, dopo i dovuti accertamenti da parte di un veterinario dell’ASP di Trapani intervenuto sul posto, sono stati rimessi in libertà.
