Nell’incontro organizzato sabato scorso dal coordinamento provinciale di Forza Italia non si poteva non affrontare il tema delle prossime amministrative che si terranno a Marsala nel 2020.
Toni Scilla lo ha definito “un test vitale” in virtù della rilevanza della città, quinta della Sicilia con i suoi quasi 90mila abitanti.
Se a sinistra ancora c’è abbastanza confusione su chi sosterrà chi, il progetto politico del centro-destra è chiaro: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Diventerà Bellissima e UDC si presenteranno insieme agli elettori, sostenendo un unico candidato sul cui nome però non c’è ancora nulla di ufficiale.
“Noi partiamo dal tavolo di governo del centro – destra. Lo facciamo da molti anni in tantissime Regioni” – ha detto Scilla ricordando le esperienze oltre i confini siciliani.
Scilla non trattiene le critiche contro l’attuale amministrazione lilibetana, guidata dal Sindaco Alberto Di Girolamo, definita “un’amministrazione deficitaria” . Parla di “un Sindaco che non è riuscito ad evidenziare il ruolo che questa città potrebbe avere sotto il profilo socio economico” e di una “città svenduta”
In quello che il coordinatore provinciale di Forza Italia definisce quindi un momento di grande difficoltà per la città, il centro – destra vuole farsi avanti con una proposta che sia ben identificabile.
Allo stesso tempo però si apre anche ad un’area moderata: “tutte quelle forze sane e produttive, i movimenti politici ed economici o fondazioni che vogliono creare delle liste civiche sono benvenute” – afferma Scilla.
Il riferimento a Massimo Grillo c’è. Ed infatti subito dopo è lo stesso Scilla a chiarirlo: “Massimo Grillo rappresenta un centro che guarda a destra. Mi auguro che possa rappresentare quella parte politica e civile che verrà con noi – aggiunge.
Nelle liste però dei paletti ci saranno, assicura Scilla, “verso chi non rappresenta il centro – destra”.
Forza Italia insomma a Marsala ci vuole essere con il proprio simbolo ma dentro un progetto più ampio in linea con quello regionale. “Siamo impegnati ovunque a costruire un ragionamento di centro-destra” – afferma. Un ragionamento che non può certo prescindere dal ruolo non più secondario assunto da Lega e Fratelli d’Italia