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Palermo,libreria Macaione: “Donne raccontano donne”

Donne raccontano donne. E’ il titolo dell’incontro di giovedì 28 novembre alle 18.30, che si terrà allo spazio cultura della libreria Macaione (via Marchese di Villabianca 102, Palermo). Un appuntamento organizzato da Edizioni Kalós per raccontare due romanzi di recente uscita, Ninuzza, di Camille Guillon Verne, discendente di Jules e Con lo sguardo in su, della giornalista Alessia Franco. Due storie diverse, che hanno alcuni elementi in comune: le protagoniste sono donne e l’ambientazione è Palermo. Dialogherà con le autrici la giornalista Marina Turco, responsabile di Tgs.

Ninuzza, di Camille Guillon Verne, tratteggia la figura di Nina, una giovane ragazza palermitana, appartenente a una famiglia povera e numerosa, costretta a subire le difficoltà della guerra nella Sicilia degli anni Quaranta. Sono gli anni in cui la protagonista conoscerà l’amore, e insieme a questo affronterà scelte difficili, come l’abbandono della casa paterna e della terra natia per un mondo lontano e sconosciuto, con l’unico desiderio di riscattare la vita dei suoi cari e garantire un futuro ai propri figli. Palermo viene così raccontata coi suoi quartieri del Capo e dell’Albergheria che la scrittrice ha conosciuto attraverso i racconti della nonna del marito, Nina, a cui si è ispirata per il suo romanzo. A queste pagine fa da sfondo una cultura votata alla dimensione familiare, caratterizzata da valori, credenze e talvolta superstizioni, che accompagnerà i protagonisti anche durante la difficile prova vissuta lontano da casa. Ninuzza è una figura femminile capace di muoversi con determinazione e forza all’interno di un mondo patriarcale e maschilista, che riuscirà a vincere anche i pregiudizi più radicati conquistando, con silente discrezione, l’indipendenza e il rispetto per sé e la propria famiglia. La sua storia racconta le speranze e le paure legate al viaggio, quello di svolta, di uomini e donne che, nonostante tutto, non si arrendono.

Con lo sguardo in su, di Alessia Franco, racconta invece la storia di Josetta che si è trasferita da poco a Palermo dalla Germania: il papà fa l’antiquario, e in Sicilia vede nuove opportunità di lavoro. Siamo nel periodo della Belle Époque, e sono molte le famiglie che, da tutta Europa, decidono di venire a vivere e lavorare su quest’isola colta, ricca, produttiva. Sisidda, invece, dal suo poverissimo quartiere non si è mai spostata se non per andare a servizio, proprio in casa della famiglia di antiquari, che abita una villa Liberty immersa in un giardino rigoglioso. Un’amicizia, quella tra le due bambine, che nasce per caso e che porterà alla luce tante altre vite di loro coetanei: da quelli ricchi e privilegiati ai carusi, che si sfiniscono di lavoro e rischiano la vita nelle zolfare. Con il suo nuovo romanzo – scritto da un adulto con la voce dei bambini, una voce e, dunque, una scrittura che insieme alle protagoniste cresce pagina dopo pagina – l’autrice si immerge con grazia e delicatezza in un periodo storico affascinante costellato di luci e ombre, di cui recupera frammenti di vita, usanze, personaggi e luoghi noti o dimenticati di Palermo, rivolgendosi tanto ai ragazzi quanto a un pubblico maturo. Dall’incontro di due realtà apparentemente inconciliabili nascono il rispetto, la conoscenza, il dialogo. In una parola, il diritto di ogni bambino di vivere “con lo sguardo in su”

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