martedì, Aprile 16, 2024
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Le opere di Emanuele Diliberto da “Artetika 5 Vetrine sull’arte”

Ve4dere le sue opere è come fare il giro del mondo e acquisire le tante influenze artistiche presenti e provenienti nelle metropoli europee più frenetiche e artisticamente contaminanti. Un’occasione importante, quindi, quella che viene offerta dalla Galleria “Artetika  5 Vetrine sull’arte”, in via Noto 40, a Palermo, dove alle 19 di venerdì 13 dicembre si inaugura la personale di Emanuele Diliberto “Con Titolo”.

Circa 20 le opere, dipinte su carta e su tela, che la compongono, raccontando un viaggio che consentirà di scoprire il mondo di un artista che ha esposto in numerose gallerie di New York, Milano e non solo.

«La pittura di Nuele Diliberto – scrive nella sua critica Valentina Di Miceli – è un fuoco che vuol vivere. Nasce dalla visione che, da dentro, vuole tornare fuori attraverso la mano che conduce, con la forza di un vulcano, come lava che invade la superficie e si concretizza in colori e forme, in armonie musicali perfette. Solitamente, il suo fuoco ha bisogno di grandi superfici per essere interamente contenuto e diventare intimità. Come diceva Mark Rothko, “un quadro di grandi dimensioni provoca una transazione immediata che ingloba l’osservatore al suo interno”. Ed è veramente così, le linee nette come grafismi orientali, le forme aperte, le campiture accoglienti, uniti a “ironia, umorismo, effimero e qualche grammo di casuale”, contribuiscono ad aprirci le porte dell’opera di Nuele Diliberto, a introiettarci dentro senza filtri, senza mezze misure, noi col nostro corpo, il nostro tempo e la nostra anima, senza spiegazioni.

Questa volta, invece, è piccolo il formato delle sue opere, più raro, di carte e tele, momenti di pausa nell’incessante flusso lavico-creativo, in cui l’artista osserva al di fuori della propria esperienza, allontanandosi dal proprio centro e calibrandosi su un punto di vista diverso. «Rinunciando all’intimità che avvolge – aggiunge la Di Miceli -, egli ritrova la distanza che rende nitida la percezione, in cui gli stessi segni e le stesse cromie del quadro grande, qui, nel formato ridotto, svelano la loro epifania, il loro controllato sviluppo germinativo, come di faville saltellanti che aprono e chiudono il cerchio della composizione. Liberatosi dal peso di rappresentare la superficie del mondo (pur mantenendo viva e parallela la sua esilarante produzione di vignette satiriche), Nuele Diliberto ha davanti a sé una tela bianca, portatrice di infinite possibilità che si intrecceranno, via via, come trame di un canto. Il suo modello coincide con la totalità dell’esperienza umana, da dentro a fuori e viceversa, dal piccolo formato al grande, dal particolare all’universale, realizzando il proprio personale “ritratto di un’idea».

Un artista profondamente radicato nel proprio io, che rifugge inutili esperimenti.

«Diliberto ripete il già fatto – commenta Gigliola Beniamino Magistrelli, una delle due galleriste, insieme a Esmeralda Magistrelli, che ospita questa speciale personale – reinventandosi il linguaggio tradizionale, zigzagando per le strade della città. Lo incontri in un solitario pub seminascosto dal fogliame di alberi con l’intento di allungare il tempo, alla fine della notte. Pittura millenaria la sua, fatta di segni, sprazzi, colori in libertà, con l’obiettivo di togliere ogni antagonismo tra Arte astratta e figurativa. Le sue dissonanti combinazioni di colore interpretano i diversi sentimenti umani. Esprime sempre qualcosa di irrealizzato, incompiuto, anelando a una sintesi inarrivabile».

La mostra si realizza in collaborazione con FINECO BANK. Si potrà visitare sino al 31 dicembre, dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.

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