venerdì, Marzo 29, 2024
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Catania Risuona: eventi fino al 31 dicembre nei luoghi più belli del centro storico

Dopo il primo appuntamento del 19 dicembre Castello Ursino, con Casentuli che hanno proposto un ampio e variegato repertorio di musiche e canti della tradizione siciliana, frutto di anni di ricerca sul campo e di consultazione di raccolte etnomusicologiche, si prosegue sabato 21 dicembre alle 21 in Piazza Alonzo Di Bendetto (pescheria) con una festa della nuova musica popolare catanesi. Protagonisti i Lautari, trenta lunghi anni di musica insieme: la tradizione è stata la loro fonte, l’innovazione il loro obiettivo. Tra concerti, teatro e danza hanno collaborato con una miriade di artisti, toccando una vasta gamma di stili pur rimanendo fedeli al loro suono e ai loro strumenti acustici. Hanno all’attivo sei album. Pigri, ma inarrestabili. Dopo 5 anni dall’uscita dell’ultimo album, i lautari a Marzo 2019 decidono di avviare una campagna di crowdfunding per dare alla luce “Fora Tempu”, il nuovo album in uscita a inzio 2020. Con loro Eleonora Bordonaro, una delle più belle voci della canzone siciliana con un repertorio originale che spazia dalla tradizione dei cantastorie della Sicilia orientale al manouche, dal blues al tango, dagli antichi testi in Gallo Italico di San Fratello alla poesia contemporanea.

Apriranno il concerto i giovani talenti della Jacarànda Piccola orchestra giovanile dell’Etna che propone le sue canzoni originali in siciliano frutto di una fertile collaborazione con con la Scuola Permanente di Scrittura Autobiografica l’Istituto Penitenziale Minorile di Acireale che gli è valso il patrocinio del Ministero della Giustizia – Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità.

Domenica 22 dicembre alle 19 la Chiesa Monumentale di San Nicolò l’Arena ospiterà IL SACRO RITROVATO. In scenaEnsemble Vocale Eufonia & Ensemble Antonio Il Verso

Arianna Art Ensemble, 40 tra musicisti e cantantiper un concerto di grande valore artistico, storico e musicologico. L’originalità del progetto consiste nella riscoperta dell’opera sacra di Antonino Reggio, clavicembalista e prolifico compositore siciliano nato ad Aci Catena (CT) nella prima metà del ‘700 e riscoperto nel 2000 ad opera del musicologo inglese Anthony Hart. La musica di Mons. Reggio torna a risuonare dopo secoli nella Chiesa di San Nicolà l’Arena di Catania cui il compositore dedicò un’Azione Sacra citata in una pubblicazione del 1750. Il programma mette in evidenza inoltre il rapporto tra Antonino Reggio e i compositori coevi come David Perez, maestro della Real Cappella Palatina di Palermo negli stessi anni in cui Reggio componeva la sua opera sacra.

Domenica 29 dicembre alle 21 si torna in pescheria per un concerto che vede insieme tre progetti che ruotano attorno al nucleo artistico e produttivo dei Dounia storica band siculo palestinese attiva dal 1996, i Dounia fondono la singolare vocalità mediorientale di Faisal Taher ad un’inedita miscela di melodie, armonie, ritmi e suoni provenienti da ogni parte del mondo. Con loro Costanza Paternò cantante ed autrice di Incostanza. protagonista la sua voce divertita e fluente, colorata e irrequieta ricca di espressioni contrastanti tra il jazz e la lirica che dà i natali ad uno spettacolo musicale inaspettato. Altro progetto quello del poeta Biagio Guerrera con la Pocket Poetry Orchestra reduci da un mini tour in Polonia dove hanno presentato il loro progetto all’incrocio tra poesia e canzone d’autore che ha coinvolto in questi anni numerosi poeti internazionali e attori come Cochi Ponzoni.

Martedì 31 dicembre alle 21.30 Si chiude con una grande festa in musica, l’attesissimo concerto del 31 dicembre nella splendida cornice di Piazza Duomo, richiamo ogni anno di migliaia di spettatori che vedrà protagonista un grande musicista di origine siciliana come Max Gazzè, garanzia di qualità e di grande spettacolo.

Gazzè torna a Catania per il concerto della notte di Capodanno con un live dedicato al suo intero repertorio, dagli inizi alle ultime hit.

Insieme a lui, in questo nuovo viaggio, i suoi musicisti di sempre: Giorgio Baldi (Chitarre), Cristiano Micalizzi (Batteria), Clemente Ferrari (Tastiere) e Max Dedo.

Bassista d’eccezione, straordinario musicista, compositore di opere ‘sintoniche’ e colonne sonore, attore sporadico e pilota sopra le righe: Max Gazzè è un artista ed un uomo capace di spostarsi in ambiti diversissimi sempre con grandissimo successo. In ogni cosa lo muovono una passione e una vitalità sconfinate, una energia che lui trasmette al pubblico in uno scambio reciproco. Apolide nel cuore, cittadino del mondo nella storia personale, Max ha suonato in tre continenti, è seguito da un pubblico affezionato sparso in tutta Europa; in 27 anni ha pubblicato 11 album in studio, 3 raccolte e un live; ha collaborato con oltre 30 artisti tra italiani e internazionali. I suoi testi più poetici (L’uomo più furbo, Su un ciliegio esterno, Mentre dormi), le sue composizioni più sperimentali (Il bagliore dato a questo sole, Questo forte silenzio o Colloquium Vitae), sono amati tanto quanto le sue più note ‘canzonacce’ (Una musica può fare, Sotto casa, La vita com’è).

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