giovedì, Gennaio 23, 2025
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Casa di Riposo Giovanni XXIII di Marsala: Officina di Base sollecita risposte

Ci eravamo lasciati, prima delle festività natalizie, con la cronaca di un Consiglio comunale dedicato alla situazione della Casa di Riposo Giovanni XXIII di Marsala. Era il 18 dicembre e, in quell’occasione, si era preso atto del dramma dei dipendenti mentre gli attori interessati confrontati sulle possibili strade da percorrere per capire quale potrebbe essere la soluzione per salvare l’IPAB e, al contempo, pagare gli arretrati ai lavoratori che ormai non percepiscono lo stipendio da quasi 60 mesi. Una situazione diventata per loro insostenibile e nei confronti della quale il Consiglio Comunale aveva allora espresso massima solidarietà.

Nei mesi precedenti, l’argomento era anche stato discusso in Prefettura alla presenza dei rappresenti del Comune e dell’IPAB.

Tra le soluzioni vagliate c’erano sia quella di affidare la Casa di Riposo ad una cooperativa, fatta salva la necessità di individuarne una con i necessari requisiti, che quella di sfruttare l’articolo 14 del Contratto Collettivo Nazionale 2002/2012 secondo il quale “gli enti locali possono utilizzare, con il consenso degli interessati, personale assegnato da altri enti cui si applica il CCNL per periodi predeterminati e per una parte del tempo di lavoro d’obbligo mediante convenzione e previo assenso dell’ente di appartenenza”.

Ci si era dati quindi appuntamento a gennaio ma, da quanto ci riferisce Nicola Del Serro, Segretario Territoriale del sindacato “Soggetto giuridico –  Officina di Base Trapani”, che allora partecipò anche al Consiglio Comunale di dicembre, non ci sono ancora novità.

“La struttura – scrive Del Serro in una nota inviata al Sindaco di Marsala, al Consiglio Comunale, al Prefetto, all’Assessorato regionale – sta andando in rovina, senza acqua, con locali fatiscenti quasi impraticabili, ormai alloggio quotidiano di “topi e pappataci” per non parlare dei dipendenti, (che si ricorda sono a tutti gli effetti dipendenti pubblici), che rasentano la disperazione morale, civile e sociale, senza lavoro, senza stipendio, abbandonati da tutte le Istituzioni”.

Il Sindacato chiede quali misure siano state attivate in questo lasso di tempo:

“Cosa sta facendo il sig. Sindaco di Marsala a riguardo, dopo l’impegno assunto in Prefettura? Che fine hanno fatto gli impegni presi (prima delle festività natalizie) dal Consiglio comunale (e del suo Presidente) nei confronti dei lavoratori? (Anche se ci risulta che la Presidente della 6° Commissione alle politiche sociali si sia battuta fin dal suo insediamento, per proporre soluzioni alternative per evitare la chiusura dell’Ente)?”

Il 12 novembre 2019, l’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro ha nominato un nuovo Commissario Straordinario dell’IPAB Casa di Riposo GIOVANNI XXIII di Marsala.

“A distanza di 2 mesi dalla nomina non riscontriamo nessun cambiamento” – scrive ancora Del Serro che chiede di conoscere idee, proposte, iniziative di tutti gli enti preposti.

“Questo nuovo Commissario, chi l’ha visto? Quali iniziative intende prendere per le continue denunce che la scrivente pone a tutela e negli interessi della struttura dove quotidianamente si recano 12 dipendenti pubblici senza stipendi da anni? E la Regione Siciliana che ruolo intende assumere sulle problematiche dell’IPAB?  Il suo ruolo si limita a nominare nuovi Commissari trimestralmente? Si cambia per ricominciare tutto daccapo? Se per legge esercita il ruolo di controllo sul patrimonio delle Ipab, perché non interviene allo stesso modo sui lavoratori?”.

Quella di Officine di Base è una nota piena di interrogativi che richiama l’attenzione sul dramma vissuto dai lavoratori e che chiede interventi urgenti.

“Ci auguriamo che questa nota possa fare chiarezza sullo stato attuale dell’Ipab e che gli Enti preposti, prendano provvedimenti con prospettive certe sul futuro dell’Ente e dei lavoratori – conclude il segretario – Ricordando a tutti che in Prefettura c’è sempre un tavolo aperto per trovare soluzioni alle problematiche delle Ipab della Provincia di Trapani”.

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