Partecipazione intensa e numericamente importante da parte dei lavoratori alle assemblee tenutesi presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di tutta la Sicilia.
Le iniziative sindacali, indette unitariamente nei giorni scorsi dalle sigle Fp Cgil, Cisl Fp, UilPa, Flp e Confsal – Unsa, hanno registrato una forte adesione del personale, in stato di agitazione per diverse ragioni, tra le quali figurano il deficit di organico, l’assenza totale di risorse relative al salario accessorio per il 2018 e 2019 e la mancata garanzia di progressioni di carriera.
“Le proteste messe in atto nel 2019 , che hanno condotto a uno storico sciopero dei lavoratori – osservano Raffaele Del Giudice e Fortunato Conti, rispettivamente coordinatore regionale Uil Pubblica Amministrazione Entrate e coordinatore Uil Pubblica Amministrazione Dogane e Monopoli Sicilia – evidentemente non sono state sufficienti a far comprendere l’estrema gravità della situazione, resa ancora più difficile dalla mancata ratifica dei capi team”.
Secondo i due sindacalisti, tutto ciò avrebbe condotto alla paralisi della macchina amministrativa delle due Agenzie, con effetti deleteri per il personale e per l’utenza.
“Le ripercussioni più gravi – aggiunge Alfonso Farruggia, segretario generale UilPa Sicilia – si manifestano sui lavoratori che guardano ormai al benessere lavorativo come se si trattasse di un miraggio”.
“La causa principale della situazione in atto – chiarisce l’esponente sindacale – è addebitabile all’assenza di nomine dei vertici da parte delle due amministrazioni: un immobilismo drammatico e preoccupante, che si riflette anche sull’opinione pubblica, contro il quale punteremo il dito il 6 febbraio prossimo, quando a Roma manifesteremo davanti al Ministero dell’Economia e delle Finanze in via XX Settembre per sollecitare con urgenza soluzioni adeguate”.