venerdì, Marzo 29, 2024
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Lettera aperta dell’Assessore alla Cultura Rosalia d’Alì

Cari Concittadini,

come sapete Trapani è candidata ad essere Capitale Italiana della Cultura per il 2021. Un obiettivo sicuramente ambizioso che potrebbe riportare la nostra città, con il contributo di Voi tutti e con il volano della cultura, al centro di attenzioni ed interessi, così come lo è stata ai tempi del suo massimo splendore.

Da quando abbiamo annunciato la volontà di partecipare a questo progetto siete stati in tanti ad avvicinarvi per offrire un contributo, ciascuno per la propria competenza, il proprio ambito d’interesse, le proprie attitudini. Anche semplicemente per un consiglio o un suggerimento: proposte che abbiamo già raccolto e fatto nostre, mettendole a sistema nel nostro progetto che ritengo essere anche il vostro. La vostra vicinanza e l’affetto reale e sincero ci hanno dato coraggio e carica, in un momento in cui si sta lavorando senza lesinare energie affinché Trapani assurga al ruolo che riteniamo meriti senza dubbio.

La decisione di candidare Trapani a Capitale Italiana della Cultura 2021 ha preso vita dall’idea di “cultura”come mezzo di sviluppo e promozione sociale ed economico, oltre che come momento crescita dell’uomo e del cittadino. Ma anche come prospettiva per i giovani, affinché possano vivere ed operare in un contesto nuovo che trae linfa dal proprio passato puntando al futuro, aprendosi a scenari e nuove sfide, anche tecnologiche. Lo ribadisco, non sarà facile. Ma ritengo sia utile rendersi conto del fatto che l’investimento sulla Cultura lascerà un segno incisivo e durevole nella nostra Comunità e nel suo tessuto economico e sociale.

Di tutto ciò sono convinta, anche perché so bene quanto la mia, la nostra, città, sia già ricca, in questo senso. Passeggiando per le strade di Trapani si respira la sua storia, antica, recente e, forse, anche futura: un futuro che dipende molto da noi e, soprattutto, da giovani preparati e convinti, partecipi del cambiamento con un occhio al passato.

Penso alle nostre eccellenze: la Biblioteca Fardelliana e il Museo Pepoli, ad esempio. Ma c’è tanto altro. Proprio ieri sono stata, ad esempio, all’Archivio Diocesano. Ho preso atto di una realtà culturale importante che raccoglie testimonianze e documenti preziosi. Ho conosciuto donne e uomini che lavorano con amore e dedizione, molti anche dietro le quinte, per conservare la memoria del nostro territorio che è vastissima. Un patrimonio importantissimo da mettere insieme, che accresce la necessità della consapevolezza di doverci provare.

Per riuscirci dovremo ritrovare, con rinnovato amore civico e consapevole slancio, quei valori di coesione e di partecipazione popolare dei quali, in tante occasioni, noi trapanesi abbiamo già dato prova, dimostrando che siamo proprio noi, uomini e cittadini, a creare il “tempo” ed il “volto” di una città. Siamo noi a guidarne i ritmi di crescita e di sviluppo, ma, anche, quelli di decrescita e decadenza, purtroppo.

Trapani è composta da tanti gruppi sociali, diversi per esperienza e attività, ma indispensabili gli uni agli altri per la realizzazione di un fine comune: “creare prospettive di benessere, di crescita, e di identità culturale” indirizzate alla costruzione di una Città senza barriere storiche e sociali, ma unita in un processo di rinascita. La Cultura ci fa riflettere su cosa significhi essere veramente “una comunità moderna, multiculturale e con tanta storia”.

Penso che tutti i Trapanesi liberi da ogni preconcetto e uniti dagli stessi intenti, vogliano una Città attiva, creativa ed operosa ed è su questo comune obiettivo che l’Amministrazione Pubblica ha coinvolto le istituzioni culturali del nostro territorio, le associazioni, gli imprenditori, i cittadini stessi. È necessario che all’appuntamento del 2021 la nostra comunità si presenti unita e con spirito costruttivo nel formulare progetti e suggerimenti.

Deve, soprattutto, credere in questa candidatura, nella sua importanza, e sostenerla guardando ai benefici futuri. È il momento in cui la Politica, maggioranza e opposizione, metta da parte ogni idea che possa in qualche modo dividere. La nota dissidente è legittima, ma ora è il momento della nostra unità, di una superiore visione di collaborazione finalizzata al bene comune.

L’impegno dell’Amministrazione, del nostro gruppo di lavoro e mio personale, è di creare un clima di fattiva e leale collaborazione per raggiungere quel traguardo che Trapani e i Trapanesi meritano. Facciamo trionfare Trapani. Siamo trapanesi, dimostriamoci orgogliosi di esserlo.

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