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Dalla Campania alla Sicilia con i vini Alabastra

È successo. Serata memorabile, venerdì 7 febbraio 2020 sotto la cornice dell’agriturismo Vultaggio nella  campagna trapanese, i soci dell’Associazione Italiana Sommelier di Trapani, delegato Franco Rodriquez, e gli amanti del mondo del vino si sono incontrati in una conviviale  a tema: 5 vitigni per 9 vini dell’azienda campana ALABASTRA accompagnati dalle preparazioni gastronomiche siciliane di Giuseppe Vultaggio. Relatore al cospetto di circa sessanta partecipanti è stato il sommelier Lucia Pintore, cagliaritana, la prima donna ad essere stata nominata “Il miglior Sommelier d’Italia” nel 1987, che ha presentato vitigni e vini campani, con una tappa su un vitigno della Sardegna, interpretati da suo marito l’enologo Angelo Antonio Valentino. L’unione fa la forza, ed è il caso di dire che questo binomio Pintore & Valentino ha funzionato: “Cultura e Amore per il vino” è il loro motto. Hanno scelto per la loro azienda il nome “Alabastra che è il plurale di alabastron, – così ha dichiarato Lucia Pintore nel suo  discorso di apertura – il contenitore per eccellenza che, nel Mediterraneo, sin dall’antichità, custodiva liquidi e profumi preziosi. L’alabastro è una pietra dura, raffinata, perennemente lucente che sa custodire nel tempo le essenze più raffinate. Come la pietra di cui richiama il nome, Alabastra è un’azienda solida, giovane che racchiude nei suoi prodotti, il nostro frutto di anni di ricerca, studio, sperimentazione e passione”. Ecco i vini presentati: Spumante Brut di Alabastra, Greco Campania IGP 2016, Fiano Campania IGP 2016, Falanghina Campania IGP 2016, Falanghina Agata 33.09 2017, Aglianico Campania IGP 2016, Isola dei nuraghi Achibera IGP 2016, Aglianico Campania Aregha IGP 2017, Taurasi DOCG 2016. I prodotti dell’azienda Alabastra sono riconoscibili per la loro caratterizzazione, colori, profumi e aromi, espressione di vitigni diversi, allevati nei siti più adatti al loro sviluppo, curati nel rispetto del frutto e della terra. La tecnica produttiva adottata è  all’insegna di una pulizia enologica che li rende unici. La serata si è conclusa con la degustazione dei gustosi e originali piatti preparati in abbinamento ai vini da Vultaggio, pietanze in cui vengono utilizzati prodotti di loro coltivazione biologici di elevata qualità, assemblati in ricette della tradizione trapanese, con lo scopo di far riscoprire i sapori di un tempo, arricchiti da ingredienti sempre più pregiati. Il finale è stato l’assaggio del famoso liquore sardo al mirto abbinato al classico cannolo siciliano preparato dalla pasticceria Vultaggio.

(Maria Grazia Sessa, Addetto Stampa A.IS Delegazione di Trapani)

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