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Il Treno Verde arriva ad Agrigento per raccontare gli effetti della crisi climatica e le buone pratiche per fermarla

Dopo la tappa inaugurale in terra calabra, arriva per la prima volta ad Agrigento il Treno Verde, la storica campagna itinerante promossa da Legambiente e dal Gruppo FS Italiane, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. 

Un’edizione, la trentaduesima, che avrà come tema portante la sfida Change Climate Change: raccontare le cause e gli effetti della crisi climatica, ma soprattutto raccontare come sia possibile cambiare il cambiamento climatico a partire dalle buone pratiche avviate sui territori. 

Il convoglio ambientalista – il cui viaggio è reso possibile anche grazie ai partner sostenitori AzzeroCO2 e Ricrea (Consorzio nazionale riciclo e recupero imballaggi acciaio), e i partner Ecowell, Formaperta, Zeropac, Italia Zuccheri, con il media partner La Nuova Ecologia – sarà in sosta da giovedì 20 a sabato 22 febbraio al binario 1della stazione bassa di Agrigento.

Educazione ambientale, monitoraggi scientifici e approfondimenti caratterizzano il percorso a bordo del treno, al cui interno è allestita una speciale mostra per la formazione e la sensibilizzazione di studenti e cittadini di tutte le età. 

Le quattro carrozze espositive saranno aperte di mattina per le scuole prenotate, mentre dalle 16 alle 18:30 l’ingresso è libero. Quattro temi del percorso-mostra sul treno – tra loro complementari e legati alla crisi climatica – caratterizzeranno le attività su ciascuna carrozza. Nel primo vagone, l’emergenza climatica è globale e interconnessa, con uno spazio dedicato all’analisi generale delle cause e degli effetti del fenomeno; a bordo della seconda, invece, la soluzione è locale e interconnessa, e vede sul tavolo le risposte per fronteggiare l’emergenza sui singoli territori; sulla terza “una #rievoluzione ci salverà”, con uno spazio dedicato alle nuove generazioni scese in piazza per salvare il pianeta; la quarta, infine, parte dalla domanda – cosa possiamo fare noi? – per riflettere sull’importanza delle scelte nella vita quotidiana, dai nostri consumi e comportamenti all’importanza dell’informazione e dell’impegno diretto.

E quello che possiamo fare noi è anche fare pressioni al Governo per cambiare leggi che continuano ad avvantaggiare i nemici del Clima. Come chi distrugge le foreste per produrre olio di palma da utilizzare in quello che chiamano biodiesel. Così a finanziare la deforestazione, siamo noi, inconsapevolmente, ad ogni pieno di gasolio. Per questo la legge va cambiata, e a bordo del Treno Verde Legambiente chiederà ai cittadini di firmare la petizione #SAVEPONGO per fermare subito tutto ciò con una proposta legge inviata al Governo.

Ricchissimo il programma della seconda tappa del Treno Verde 2020, che sarà inaugurata giovedì 20 alle ore 11 con il taglio del nastro, la presentazione della campagna “Change climate change” e la presentazione degli “amici del clima”, ossia le buone pratiche di istituzioni, associazioni e imprese in Sicilia. Nel pomeriggio ci sarà un confronto dal titolo “Relazione su recupero di Biodiversità e contrasto ai cambiamenti climatici”, mentre dalle ore 19 lo Spazio Temenos ospiterà una serata evento con proiezioni, musica e gastronomia.

Venerdì 21 si aprirà con il flash mob “Fermiamo la febbre del pianeta” di fronte la stazione centrale. Nel pomeriggio, a bordo della quarta carrozza, ci sarà un incontro con l’associazionismo locale, organizzato e spontaneo, con attenzione particolare ai giovani in azione per il contrasto ai cambiamenti climatici.

La mattina della giornata conclusiva di tappa, sabato 22 febbraio, sarà dedicata alla conferenza stampa di presentazione del bollettino climatico della città di Agrigento e ai “nemici del clima” in Sicilia.

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