venerdì, Marzo 29, 2024
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Coronavirus, non facciamoci prendere dalla psicosi

E’ di questa mattina la notizia del primo caso in Sicilia di paziente risultata positiva al tampone per il Coronavirus.

Sono 283 le persone contagiate dal nuovo coronavirus Sars-CoV-2 in Italia. Di queste 7 persone sono decedute e 1 persona è guarita: sono i dati ufficiali comunicati oggi nella conferenza delle ore 12 dal Commissario per l’emergenza della Protezione civile, Angelo Borrelli.

212 i contagiati in Lombardia, 38 in Veneto, 23 in Emilia Romagna, 3 in Piemonte, 3 in Lazio (i 2 turisti cinesi e il ricercatore dimesso), 2 in Toscana, 1 in Sicilia, 1 in Trentino Alto Adige.

La preoccupazione si diffonde anche tra i cittadini ma è essenziale, per fronteggiare la situazione attuale, guardare a quello che sta accadendo con attenzione ma senza allarmismi.

 “Al momento restano ferme tutte le disposizioni già impartite: comunicare immediatamente la presenza nell’Isola alle autorità sanitarie per quanti provengano dalle c.d. “Zone gialle” e richiedere l’intervento medico nel caso di sintomatologia influenzale, chiamando il numero unico a dell’emergenza e il proprio medico di famiglia”: è quanto ha dichiarato il Governatore Musumeci annunciando il caso scoperto a Palermo.

Ieri il Governatore Musumeci aveva promosso un incontro a Palermo per coordinare il da farsi. Presenti l’assessore alla Salute, Ruggero Razza,  molte figure sanitarie e il capo della Protezione civile regionale, Calogero Foti. La Sicilia si era detta pronta a fronteggiare la situazione.  

Sul tema ci scrivono anche alcuni cittadini, chiedendo più controlli e più attenzione anche da parte dell’amministrazione locale. Ciò che è da evitare assolutamente è che il livello di dovuta attenzione si tramuti in psicosi.

E’ falsa, ad esempio, la notizia circolata nelle scorse ore secondo cui Conte avrebbe chiuso tutte le scuole in Italia.

Riportiamo invece di seguito alcune informazioni tratte dal sito del Ministero della Salute che spiegano così il Coronavirus e la sua modalità di trasmissione.

Come altre malattie respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale. Generalmente i sintomi sono lievi ed a inizio lento. E’ bene ricordare che alcune persone si infettano ma non sviluppano sintomi né malessere.

La via primaria di trasmissione sono le  goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite: la saliva, tossendo e starnutendo, o contatti diretti personali ad esempio toccando – con le mani contaminate (non ancora lavate) – bocca, naso o occhi. In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.

La prevenzione quindi passa anche attraverso semplici misure d’igiene: starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche.

La maggior parte delle persone (circa l’80%) guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Circa 1 persona su 6 con COVID-19 si ammala gravemente e sviluppa difficoltà respiratorie. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache. Al momento il tasso di mortalità è di circa il 2%. (Fonte OMS).

Il Ministero della Salute ha attivato il numero di pubblica utilità 1500 per rispondere alle domande dei cittadini sul nuovo coronavirus.

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