mercoledì, Maggio 8, 2024
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Giovanni Amoroso se giorno 8 marzo non si conclude per il bene di mia figlia lo stesso giorno parto per Roma per incatenarmi

Divorzi e separazioni e, in mezzo, figli contesi da adulti perennemente in lite. Situazioni spesso “al limite” con genitori impegnati a farsi del male pur di avere l’ultima parola.Giovanni Amoroso arriva da una situazione simile e, come tanti altri papà separati, si sente defraudato di un diritto “naturale” come quello, appunto, di svolgere il ruolo di padre.
 Mi si vedeva davanti al tribunale di Roma giorno 8 marzo se il tribunale nn tutelerà per il meglio mia figlia , mi  incatenerò  , nella speranza di far sentire la propria voce e di poter raccontare la propria storia.

“A me è stata portata via mia figlia, cambiata di punto in bianco la residenza senza che io ne sapessi nulla: la mia ex compagna mi aveva detto che sarebbe andata con la piccola a trovare la famiglia  ma poi, tho capito quali fossero le sue intenzioni. Era già troppo tardi. Praticamente mi ha portato via la piccola con l’inganno e ha cambiato residenza senza che ne sapessi nulla: l’avessi fatto io, presumo che nel giro di 48 ore avrei avuto i carabinieri a suonarmi alla porta” racconta Giovanni Amoroso.

“Rimarrò qui incatenato finchè qualcuno non mi ascolterà seriamente: due, tre notti, fa niente, mia figlia è mia figlia – si sfoga Giovanni  – E’ ora di finirla di trattare noi padri separati come persone senza alcun diritto mentre le madri possono disporre dei figli come vogliono senza consultarci e allontanandoli da noi. Abbiamo i loro stessi diritti, siamo papà come loro sono mamme, non dovrebbe esserci questa disparità di trattamento. Non dobbiamo sottostare a tutto ciò che vogliono le nostre compagne perché incombe la minaccia che possano portarsi via i bambini: non è giusto”.

A trovarsi nella sua stessa situazione sono molti altri padri . Sono purtroppo molte le madri che, dopo aver deciso di interrompere un rapporto, si portano via i bimbi senza discutere né avvisare il padre. I numeri

sono altissimi, perché altissima è la percentuale di divorzi e separazioni. Purtroppo si tratta di un fenomeno che le istituzioni sembrano sottovalutare o non considerare”.

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