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Domani a Carini si presenta l’abside militare col suo sito riqualificato, visite guidate e consegna del cartello d’indicazione turistica

Carini (Palermo) si trova uno degli esempi più significativi di abside militare, un manufatto dalle caratteristiche architettoniche uniche, sia dal punto di vista strategico sia da quello costruttivo, che verrà presentato in occasione di una cerimonia che si terrà proprio nel luogo in cui sorge la casamatta, precisamente in via Palermo 6. L’appuntamento è sabato 7 marzo, alle ore 10.30, e vedrà la partecipazione di: Giuseppe Monteleone, sindaco di Carini; Salvo Badalamenti, assessore alla Cultura del comune di Carini; Giusy Musso, Presidente associazione Evita TouringMichelangelo Marino, Presidente associazione Palermo Pillbox FindersAttilio Albergoni, storico militare; gli architetti Renzo Lecardane e Paola La Scala, rispettivamente Gruppo di ricerca LabCity Architecture e Università degli studi di Palermo; Marco Bellina e Flavio MessinaPalermo Pillbox FindersGiampiero Cannella, giornalista e Girolamo Culmone, geologo.

Durante la mattinata sarà quindi presentato ai partecipanti il sito riqualificato, e alle Istituzioni sarà consegnato un cartello simbolico di segnalazione turistica, il primo di questo tipo realizzato in Sicilia, che ha il semplice scopo di valorizzare la casamatta, e renderla fruibile alla comunità inserendola all’interno di un itinerario storico-militare appositamente realizzato, e comprendente le diverse fortificazioni militari presenti sul territorio. Seguiranno le visite guidate presso il sito militare.

L’evento, dopo la cerimonia, avrebbe previsto lo svolgimento di un convegno presso la Sala delle feste del Castello di Carini e, in conformità al DPCM del 4 marzo 2020 sulle Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19, la conferenza è stata posticipata a data da destinarsi.

L’arte del mascheramento delle casematte siciliane è davvero svariata, ed oggi possiamo ancora ammirare esempi di finti castelli o di absidi dell’architettura dell’inganno, come appunto questa di Carini.

L’ABSIDE DI CARINI

Fu realizzata agli inizi degli anni ’40 del secolo scorso dal Regio Esercito italiano per la difesa del territorio attorno a Palermo. La casamatta era posta a presidio di un importante incrocio stradale che collega il litorale carinese con il paese di Torretta, e quindi con Palermo.

Il manufatto militare, che domina su un’altura a poche centinaia di metri dal Castello di Carini, rappresenta un’eccezionale esempio di mascheramento, ovvero quell’arte a metà tra le opere militari e quelle architettoniche in grado di dissimulare la natura di una fortificazione rendendola simile a un edificio urbano, come nel caso della casamatta Carini, grazie al suo particolare camuffamento, risulta essersi perfettamente integrata nel tessuto storico ed architettonico della cittadina palermitana, famosa per il suo Castello, ma anche per le numerose chiese nel centro storico: ecco il perché di queste particolarità ricamate abilmente addosso alla postazione militare carinese.

La casamatta di Carini è un’importante testimonianza storica ed architettonica anche per un’altra evidente abilità tipica del Genio Zappatori del Regio Esercito che la progettò e la realizzò: il sito dove la fortificazione è stata costruita, di matrice calcarea ed argillosa, fu intensamente modificato con la rimozione di grandi quantità di materiale roccioso, al fine di rendere possibile la visuale verso il basso, e consentire così l’osservazione e l’eventuale  difesa dell’importante obiettivo strategico sottostante. Un lavoro, questo, che negli anni ’40 del secolo scorso venne fatto senza l’utilizzo di macchinari, ma con l’ausilio delle maestranze locali.

Oggi l’abside di Carini è nascosta dai palazzi della cittadina palermitana che ne celano la presenza, e rendono quasi indecifrabile all’osservatore la sua ragion d’essere rispetto al territorio.

IL PROGETTO CE.R.CA.MI.

L’associazione culturale “Palermo Pillbox Finders”, dal novembre 2017, si occupa del censimento e dello studio del Patrimonio storico-militare siciliano attraverso il Progetto CE.R.CA.MI. (Censimento e Rilevamento Casematte Militari ), individuandone così l’esistenza anche grazie all’utilizzo della tecnologia satellitare e all’impiego di un drone.

Lo scopo del Progetto CE.R.CA.MI. è quello di individuare i siti e le casematte militari della Seconda Guerra Mondiale ancora presenti in Sicilia, al fine di riqualificarle e rendere fruibile l’enorme Patrimonio storico-militare (oltre 1.660 tra siti e fortificazioni risalenti al periodo del secondo conflitto mondiale) individuato nei due anni di ricerca e studio del territorio.

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