La Regione si prepara ad affrontare un eventuale aumento dei casi
Sembrerebbero migliorare le condizioni di tutti i tre marsalesi risultati positivi al Coronavirus.
Uno di loro è attualmente ricoverato a Palermo dove era stato trasferito a seguito del peggioramento del quadro clinico ma le condizioni adesso sarebbero stabili.
Ora più che mai è importante non abbassare la guardia: serve ancora uno sforzo collettivo per ridurre al minimo i contatti.
Ricordiamo ai nostri lettori che è consentito uscire solo per motivi di salute, lavoro o necessità. Anche l’uscita da casa per andare al tabaccaio o al supermercato deve essere ridotta al minimo indispensabile. Evitare dunque di uscire ogni giorno adducendo questi motivi.
Più siamo rigorosi, più velocemente potremmo tornare alla normalità.
Dai dati comunicati dalla Regione Sicilia, risultavano fino a ieri 129 pazienti ricoverati (23 a Palermo, 58 a Catania, 13 a Messina, 2 ad Agrigento, 4 a Caltanissetta, 6 a Enna, 3 a Ragusa, 12 a Siracusa e 8 a Trapani) di cui 29 in terapia intensiva. 138 sono in isolamento domiciliare, 12 sono guariti (sei a Palermo, due ad Agrigento e Messina, uno a Enna e Ragusa) e 3 deceduti.
L’attenzione della Regione è concentrata sul tentativo di prevedere quello che potrebbe ancora accadere, soprattutto in considerazione del rientro in Sicilia di trentacinquemila persone provenienti dalle regioni del Nord Italia.
La Regione sta lavorando per farsi trovare pronta ad un eventuale aumento dei casi. Tutte le 9 province della Regione dovranno essere dotate di un Covid – hospital. Attualmente la disponibilità è di 120 posti letto in terapia intensiva in tutta la Regione. Ad oggi sono impegnati 28 posti letto. L’obiettivo è di attivare 650 posti letto di terapia intensiva per fronteggiare un possibile picco di contagi del Coronavirus: ad annunciarlo stamattina è stato l’assessore regionale alla Salute Ruggiero Razza.
Mobilitazione straordinaria anche per il personale sanitario e parasanitario. “La Regione – dice Razza – ha approvato una delibera che ha dato mandato alle due aziende sanitarie di Palermo e Messina di avviare due grandi bandi per la selezione aggiuntiva di personale sanitario – ha detto Razza – già 400 medici hanno risposto positivamente al bando presentato da Messina e sono già stati divisi sul territorio della Regione e oltre 600 infermieri hanno partecipato al bando pubblicato a Palermo. Questo ci dà la possibilità di reperire forza lavoro, ma questi soggetti potranno esser egualmente inseriti in un piano di inserimento di risorse umane in pianta stabile”.
