lunedì, Maggio 6, 2024
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Fondi UE. M5S: “la Regione brucia 64 milioni di euro per imprese che fanno ricerca e sviluppo”

“La Regione Siciliana ha mandato in fumo 64 milioni di euro del Programma Operativo Po Fesr Sicilia 2014-2020 di premialità che erano dedicati alle imprese e allo sviluppo tecnologico, gli obiettivi 1 e 3. L’Assessore Turano ha addirittura proposto il definanziamento dell’Asse dedicato alle imprese. La Regione ripensi alla riassegnazione della riserva di efficacia per incentivare imprese e realtà produttive che saranno trainanti quando sarà passata l’emergenza contagio e la Sicilia dovrà ricominciare”. A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Ketty Damante che chiede al governo Regionale di non definanziare i fondi europei relativi a impresa (OT1) e innovazione (OT2) lasciando la relativa riserva di efficacia. “Per noi è inaccettabile non dotare di somme aggiuntive queste azioni – spiega Damante – e tanto meno ipotizzare il definanziamento delle risorse previste”.

“La Sicilia – continua la deputata Ars – merita uno sforzo doppio da parte dell’Autorità di Gestione e del dipartimento Attività Produttive perché siano attivate e spese tutte le risorse finanziarie assegnate che superano in totale il miliardo di euro. Non possono permettere che le imprese perdano queste preziose risorse. Per questo ci faremo portatori di questa proposta con l’appoggio del collega Ignazio Corrao al Parlamento UE”- conclude Damante.

Da Bruxelles, l’europarlamentare Cinquestelle rilancia con la necessità di maggiore flessibilità da parte della Commissione Europea sia per la Sicilia che per le altre regioni del Mezzogiorno. “In questa fase delicata – spiega Corrao – è necessario usare tutte le risorse a disposizione e rendere flessibili le regole in favore dei cittadini. Sia chiaro, non li abbiamo persi del tutto, ma verranno destinati ad altri obiettivi che sono stati ‘più performanti’, come l’asse che finanzia i progetti retrospettivi. Ma adesso, in piena emergenza Covid-19 non ce lo possiamo permettere, abbiamo bisogno come il pane dei fondi UE per spingere l’innovazione tecnologica e di rafforzare le imprese siciliane”. 

“Sono dell’idea – spiega Corrao – che proprio in questo periodo, le regole dei fondi UE debbano essere rimodulate, debbano servire la comunità, i cittadini, e non seguire logiche cieche, asettiche, senza guardare la realtà e le necessità della nostra regione. La Commissione non ci tolga questi soldi adesso che ne abbiamo più bisogno per ricostruire e far fronte alla pandemia e anzi – conclude Corrao – aggiunga ulteriori risorse”. 

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