martedì, Aprile 23, 2024
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Licata, Burgio e Galanti rispondono alle considerazioni di Vincenti: “Giunta e Carmelitani lavorano insieme”

Il sindaco di Licata Giuseppe Galanti assieme all’assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo Andrea Burgio contestano le parole dell’ex vice sindaco Angelo Vincenti in merito alla celebrazione del Giubileo. Vincenti esprime la sua opinione sul Giubileo di Sant’Angelo, che si sarebbe dovuto aprire con i festeggiamenti del Santo Patrono di Licata. L’ex vice sindaco fa sapere alla cittadinanza tutto il suo disappunto per quanto concerne l’assenza del sindaco durante l’uscita dell’urna  il 26 febbraio nel Santuario di Sant’Angelo, per Vincenti tutto ciò è frutto di un totale scollamento tra Chiesa e Amministrazione che avrebbe dovuto lavorare in simbiosi e unione con tutte le autorità. “L’ennesima grande occasione perduta per una città che continua a rimanere – scrive Vincenti – ai margini del mondo e che affiora alla ribalta internazionale solo, quando si parla di scandali, arresti e demolizioni. Già a metà febbraio era chiaro che la diffusione del corona virus avrebbe condizionato la nostra vita, cambiato totalmente le nostre abitudini e non solo. Chiesi pubblicamente di valutare un possibile rinvio delle celebrazioni dell’ottocentenario e per tutta risposta, tre giorni dopo fu aperta l’urna del santo”.

“Per chi come me è stato sempre devoto e appassionato della storia di Sant’Angelo e alle tradizioni a lui legate, la ricognizione canonica – aggiunge Vincenti – doveva rappresentare uno straordinario momento di fede da vivere con attesa e passione. Un evento, che se ben strutturato, avrebbe permesso al mondo di far conoscere veramente la vita di Sant’Angelo, la sua storia e il significato della sua presenza per noi

Licatesi. Il 26 febbraio all’interno del santuario di Sant’Angelo, sarebbe stata aperta l’urna alla presenza di un gruppo ristretto di persone, fatto gravissimo, l’assenza del sindaco o di un suo delegato in rappresentanza della città. Pare che il primo cittadino sia stato avvisato dell’evento, solo qualche istante prima che le reliquie uscissero dalla chiesa per essere trasferite ad Agrigento. Questo, ma non solo questo, dimostra un totale scollamento tra la chiesa e l’amministrazione che avrebbero dovuto invece lavorare in sinergia, ognuno con le proprie competenze, sui programmi e sull’organizzazione di tutti gli eventi”. 

“La verità è che la città non è pronta ad affrontare un evento di tale portata, poiché nulla è stato fatto se non un incontro organizzato dal sindaco con gli stati generali del turismo scaturito – scrive ancora Angelo Vincenti -dopo un mio incontro con il sindaco cui esternavo le mie preoccupazioni sui notevoli ritardi che avrebbero compromesso tutto e le mie perplessità a causa della diffusione del covid 19. In quell’occasione parlai anche dei miei programmi e delle mie idee quando ricoprivo il ruolo di assessore. Gli dissi che si sarebbero dovute organizzare le riunioni con le categorie interessate dal flusso di pellegrini, a iniziare dalle strutture ricettive ai ristoratori, che la cosa non avrebbe interessato solo il nostro territorio ma anche altri comuni e pertanto bisognava coordinarsi anche con altri sindaci. Avremmo dovuto chiedere un intervento straordinario al presidente della regione mirato a rendere più accogliente e ordinata la nostra città nella consapevolezza che un evento del genere diventava interesse regionale e non solo locale”.
A tutto ciò, l’amministrazione non sta in silenzio e replica le lamentele di Vincenti. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale a rispondere all’ex vice sindaco sono Galanti e Burgio. “Lavoriamo insieme all’Ordine dei Carmelitani – scrivono i due amministratori in una nota – per organizzare, non appena l’emergenza Coronavirus lo permetterà, le celebrazioni che onorino l’importantissimo anniversario di Sant’Angelo, Patrono di Licata al quale tutti siamo devoti”.

“Francamente da Angelo Vincenti – aggiunge Galanti – mi sarei aspettato un atteggiamento diverso da parte di Vincenti, perché a lui non ho mai chiuso la porta, né come uomo, né come politico. L’assessore Burgio, praticamente sin dal giorno del suo insediamento, si è confrontato continuamente con la Curia Agrigentina e l’Ordine Carmelitano, collaborando per la realizzazione degli eventi che celebrano gli 800 anni del martirio di Sant’Angelo. Pare superfluo ribadire che, in questo momento, tutto è sospeso a causa del Coronavirus”.

“Smentisco categoricamente – è il commento di Burgio – quanto dichiarato da Angelo Vincenti, a proposito di un presunto disinteressamento dell’Amministrazione Comunale al Giubileo. Ho incontrato a più riprese la Postulatrice e chi, con lei, lavora alle iniziative, ci sentiamo al telefono in continuazione ed ho appreso che hanno chiesto, vista la situazione di crisi creata dal Coronavirus, il prolungamento del Giubileo. Quando sarà pubblicato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, con riguardo alle processioni religiose, insieme decideremo cosa fare”.

“Mi dispiace – conclude il sindaco nella nota – che Vincenti non abbia voluto cogliere le aperture disinteressate che l’Amministrazione Comunale gli ha proposto, in ultimo in occasione dello scorso Carnevale”.

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