giovedì, Aprile 25, 2024
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Castelvetrano: Alfano chiama, Calamia risponde

Abbiamo assistito in questi giorni ad una totale assenza da parte dell’amministrazione locale. Subito dopo una nota diramata da parte del vicesindaco che invitava parte politica e imprenditori locali ad individuare le possibili soluzioni per affrontare al meglio il dopo crisi sanitaria, ha fatto seguito il silenzio da parte di questa amministrazione. Strano ma vero. La costituzione di una unità anticrisi è sicuramente iniziativa lodevole ma con le modalità che hanno fatto tanto discutere. Infatti nella nota diramata alle forze politiche il Sindaco e il Vicesindaco hanno invitato singolarmente i gruppi consiliari e non di certo per evitare assembramenti ma, da voci di corridoio, pare con una strategia ben precisa che è quella di rompere il fronte dell’opposizione che inizia a riscuotere sempre più consensi tra l’opinione pubblica e che cresce anche numericamente in Consiglio Comunale.

Giovanni Nastasi

Attenzione però perché è necessario andare un pò indietro nel tempo e ricordare qualche impegno elettorale per meglio analizzare le evoluzioni di oggi. Il M5S si presenta in campagna elettorale come movimento in discontinuità con il passato e rivendicando la titolarità della politica di rinnovamento, slogan che ha portato al successo elettorale con l’elezione del Sindaco Alfano. Al turno di ballottaggio però accade che si paventa una ipotesi di collaborazione con il PD, ipotesi che trova alimento anche nelle dichiarazioni dello stesso Alfano, che ormai eletto Sindaco ringrazia il candidato del PD Calamia per il sostegno ricevuto. Subito dopo l’insediamento, si verifica un’altra strana coincidenza, il fratello di Calamia, segretario comunale in un comune limitrofo, viene nominato come sovraordinato al Comune di Castelvetrano e a diversi sembra essere la conferma di ciò che si era paventato, accordo PD – M5S. Nel frattempo in consiglio comunale le cose vanno avanti con un fronte di opposizione compatto ed una maggioranza sempre più in difficoltà. Un assessore della giunta, sicuramente il più rappresentativo, Avvocato Donà, si dimette, e subito dopo tre consiglieri del M5S si dichiarano indipendenti, evidenziando così tutte le difficoltà di questa maggioranza ed esaltandone più le contraddizioni e le vane promesse elettorali che l’efficienza amministrativa. Poi con l’avvento della crisi sanitaria giustamente tutto passa in secondo piano e vi è solo la necessità di affrontare al meglio tale periodo oscuro dove ognuno fa la sua parte con grande responsabilità. C’è invece, chi nascondendosi dietro l’appello all’unità, inizia ad utilizzare il periodo di fermo della politica per sistemare le cose a casa propria dando dello sciacallo a tutti coloro tentano di criticare la loro inefficienza e operando invece solo per il bene proprio tessendo le fila di incontri nelle stanze segrete e facendo proposte e promesse a destra e manca nella speranza che qualcuno condivida. Tra questi c’è l’invito fatto alle forze politiche che il sindaco e il vicesindaco (e non si capisce la presenza del vice essendoci il titolare della carica) desiderano incontrare singolarmente con la speranza di potere convincere qualcuno a sposare il loro percorso amministrativo camuffato da interesse collettivo. Vecchia politica con vecchi modi di fare. Ma proprio questo modus operandi incuriosisce l’opinione pubblica che inizia a brontolare lamentandosi del cambio di rotta repentino da parte di questo sindaco, non riconoscendogli capacità organizzative e ipotizzando la presenza di figure incognite ben avvezze alla politica, di cui conoscono metodi e comportamenti, che li guidi attentamente verso percorsi sicuramente avventurosi e pieni di incognite e insidie. Ma a questi appelli qualcuno ha risposto positivamente e guarda caso è sempre quel PD che spunta nei momenti più particolari e che con un documento conferma “la disponibilità del PD e del gruppo politico UnitixCastelvetrano ad una collaborazione utile ed efficace accanto all’Amministrazione Comunale nel difficile momento che la nostra comunità sta attraversando…”. Ma le altre forze politiche di opposizione cosa hanno fatto? Da notizie non ufficiali pare abbiano declinato l’invito ad incontri singoli e dall’ambiguo significato, invitando invece l’amministrazione ad esporre nelle sedi ufficiali il loro progetto che se valido non avranno difficoltà a condividere. La gente inizia a chiedersi il perché della disponibilità del PD locale e che significato vuole assumere nel linguaggio subdolo della politica, che tradotto, potrebbe essere quello di un messaggio del tipo, siamo ormai d’accordo diteci quale sarà il nostro ruolo e siamo pronti ad entrare in Giunta ma solo per il bene della città. Quella città che ha bocciato il progetto del PD in campagna elettorale e che ha premiato il M5S come rinnovamento, perché oggi dovrebbe accogliere di buon grado questo accordo dato che gli stessi sono già stati in giunta con il Sindaco Errante nell’ultimo mandato elettorale che ha poi portato il comune allo scioglimento? Interrogativo che potrebbe essere immediatamente smentito alla ripresa dei lavori consiliari e che potrà vedere collocato il PD laddove era stato sino ad ora e cioè all’opposizione. Ma ci sembrava interessante andare a fondo ed esporre anche in questo caso un punto di vista differente rispetto alle comuni e ovvie considerazioni.

Giovanni Nastasi

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