venerdì, Aprile 19, 2024
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Turismo, come ripartire? Il punto di vista dell’assessore regionale Manlio Messina

Ora che si inizia a parlare di fase due, lo sguardo è puntato alla ripresa dell’economia, a come si tornerà a lavorare e soprattutto a come muoversi per riprendere il camino interrotto. Per la Sicilia, è quasi retorico dirlo, il turismo è uno dei settori più importanti sulla cui ripresa si punta molto per il riavvio di un percorso virtuoso per tutta l’isola.

Ne abbiamo parlato con Manlio Messina, Assessore Regionale con delega al Turismo, Sport e Spettacolo.

Assessore, il Covid 19 ha avuto un impatto notevole sul settore turistico. E’ stato avviato confronto tra l’amministrazione regionale e gli operatori del settore affinché si trovino delle soluzioni nel post-emergenza?

Si, già da diverse settimane, attraverso videoconferenze, siamo in contatto con le associazioni di categoria per un confronto molto attivo che ci sta consentendo di trarre idee e spunti per la fase 2. Il comparto turistico sta subendo grandi danni e sarà purtroppo  il settore che più lentamente e più difficilmente ripartirà.

In questi giorni è passata in Giunta la finanziaria regionale che poi dovrà essere discussa  all’ARS.  Ci sarebbero circa 50 milioni di euro per il settore. Cosa prevedono?

E’ uno dei tanti aspetti di aiuto alle imprese. E’ un piano di promozione con effetto moltiplicatore, come mi piace definirlo, perché oltre a dare contributi di liquidità immediata agli attori della filiera del turismo ci consentirà di promuovere il nostro territorio e, quando possibile, riavviare la macchina del turismo spingendo non solo per il turismo che arriva dal resto d’Italia e dall’estero ma soprattutto sul mercato interno siciliano. Il piano prevede l’emanazione di speciali voucher o card contenenti servizi turistici che la stessa Regione acquisirà dai vari attori della filiera per poi offririli gratuitamente. Ad esempio,  noi acquisteremo le notti dagli albergatori che quindi otterranno una liquidità immediata. Quelle stesse notti saranno poi offerte gratuitamente sul mercato a patto che chi ne usufruisca ne compri a sua volta delle altre nello stesso albergo. Questo è ciò che intendo per effetto moltiplicatore. Lo stesso criterio verrà applicato al comparto delle guide turistiche: acquisteremo i loro servizi in modo tale che anche loro acquiscano subito liquidità (si parla di circa 600 euro al mese per 3 mesi) e questi servizi verranno poi offerti ai turisti se poi, a loro volta, ne acquisteranno altri in aggiunta.  Questo sistema varrà per tutti i servizi della filiera turistica.

Ci sarà quindi un coinvolgimento dei tour operator?

Certamente. Acquisteremo anche i servizi di vendita di tour operator e agenzia di viaggio e dunque  saranno poi loro a vendere i pacchetti che creeremo.

Dal Governo nazionale avete avuto indicazioni o supporto in tal senso?

Questo è un piano regionale, ideato dal mio assessorato, da me e dal mio staff. Lo abbiamo trasmetto al Ministro Franceschini qualche giorno fa. Abbiamo proposto l’attivazione anche a livello nazionale dei voucher come li stiamo pensando noi. Più liquidità c’è nel settore, più si può immaginare di riprendere un percorso virtuoso. Dare risorse che rimangono stagnanti e che non producono effetti positivi sul mercato non è quello di cui abbiamo bisogno.  In questo momento, dando soldi alle imprese –  giusti perché sono in difficoltà – ma che non producono l’effetto moltiplicatore di cui vi ho parlato, rischiamo tra 3 mesi di essere nuovamente allo stesso punto. Dobbiamo innescare meccanismi che consentono di fare arrivare liquidità ma che attraggono anche altra liquidità.

Gli aeroporti regionali saranno pronti per queste iniziative?

Sugli aeroporti abbiamo fatto, insieme all’assessore Falcone, un lavoro importante finanziando anche Comiso e Birgi per sostenerli e rilanciarli, per farli tornare ai numeri del passato. Sugli aeroporti c’è grande attenzione. Sono alla base del turismo.

Per quanto riguarda lo sport, prevede che nel prossimo futuro ci sia qualche cambiamento per i runner?

Tramite il Presidente della Regione, ho chiesto al comitato tecnico-scientifico se ci fosse la possibilità per runner e ciclisti di riprendere in qualche modo le proprie attività, magari in alcuni orari o a determinati chilometri di distanza da casa. Limitare l’orario a certe ore serve per evitare gli assembramenti di chi utilizza la scusa di correre per fare altro.

In previsione della stagione estiva, si avviaeranno i lavori di ripristino  presso gli stabilimenti balneari. Sul nostro territorio c’è molta preoccupazione su questo fronte. Anche se la gestione dei lidi non è di sua competenza ha qualche indicazione in merito?

Come ha ricordato non è competenza del mio assessorato ma di quello al Territorio e ambiente. Naturalmente sono due ambiti molto legati per cui, insieme all’assessore Cordaro,  ci stiamo attivando per ciò che è necessario. Lo stesso assessore Cordaro ha annunciato che la tassa per il demanio, ad esempio, verrà rinviata all’anno successivo. Anche in questo caso, aspettiamo il parere del comitato tecnico – scientifico ma ritengo comunque che ci siano le condizioni, rispettando le misure di sicurezza, per vivere serenamente la prossima stagione balneare anche se con responsabilità.

Come vede il comportamento dell’Europa nei confronti dell’Italia?

Il comportamento è sempre lo stesso. L’Europa è costantemente assente dai temi di ogni singola nazione. Noi non siamo contro l’Europa ma siamo contro questa Europa. Chi viene dalla mia storia, dalla storia della destra, è stato protagonista di un percorso che ha visto l’Europa al centro degli interessi nazionali. Ma era l’Europa dei popoli, delle radici, delle culture, un’Europa che rispetta i popoli ma che si identifica in un intento comune. Ora c’è un’Europa che va a velocità diverse. Su temi come l’emergenza comune che stiamo vivendo oggi ci vorrebbe un’Europa unita, compatta su tutti i temi. Questa è un’Europa che non fa innamorare il popolo italiano.

Cosa possiamo dire agli imprenditori che oggi sono molto preoccupati per il loro futuro?

Le limitazioni della libertà sono sempre misure molto pesanti da mettere in atto ma dobbiamo ricordare che, se la Sicilia è una delle Regioni con meno contagi, è grazie anche alle misure di contenimento messe in atto: un lavoro costante e continuo che il Presidente e la Giunta regionale hanno sostenuto in questi mesi. Siamo stati attenti al settore. Abbiamo stanziato subito 100 milioni di euro per chi aveva problemi di sostentamento. Ora abbiamo inserito in finanziaria delle misure che spero l’aula approverà nel più breve tempo possibile: misure importanti non solo per le famiglie, piccoli contributo fino a 5 mila euro a fondo perduto, altri fino a 15 mila o 30 mila euro in parte a fondo perduto e in parte con interessi zero da restituire da gennaio 2022, finanziamenti per le imprese, per le partire iva, per i professionisti per far in modo che nessuno oggi resti indietro. Non possiamo pensare, con le risorse regionali, di salvare tutte le aziende consentendoli di riprendere il fatturato perso ma possiamo dare una mano affinché nessuno chiuda. Da questa emergenza, paradossalmente potremmo trarre benefici importanti se siamo bravi a sfruttare le risorse e che tutte le risorse siano innescate in un meccanismo di moltiplicazione.

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