giovedì, Aprile 25, 2024
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Il 4 maggio parte la fase due: cosa cambia

“Se ami l’Italia mantieni le distanze”:  è questa la frase che racchiude il senso del discorso con cui ieri sera il Premier Conte ha annunciato la fase due che partirà dal prossimo 4 maggio.

Il piano prevede una ripartenza graduale, con varie tappe,  basata essenzialmente sulla necessità di far ripartire il Paese ma cercando di evitare il rischio che la curva del contagio torni a salire.

Questo significa ancora il mantenimento  delle distanze sociali, l’utilizzo di mascherine e il divieto di ogni forma di assembramento.

Su questo fronte, il Premier ha annunciato che si sta provvedendo a calmierare il prezzo delle mascherine per evitare il rischio di speculazioni di mercato. Il Premier ha già reso noto che il prezzo delle mascherine chirurgiche, ritenuto equo per tutti, si dovrebbe aggirare sui 0,50 euro.

Conte ha ricordato la fase acuta del contagio:  “Ci sono stati dei momenti in cui la pandemia sembrava sfuggire ad ogni controllo” – ha detto. Poi l’elogio agli italiani: “Avete dimostrato tutti, da Nord a Sud,  senso di responsabilità, di comunità. Adesso inizia per tutti la fase di convivenza con il virus”.

C’è la consapevolezza che la curva del contagio potrebbe risalire ma “dobbiamo assumerci questo rischio ed affrontarlo con rigore” – ha detto Conte evidenziando quindi che, da questo momento in poi, sarà fondamentale mantenere le distanze di sicurezza.

Questo dovrà  valere anche per le relazioni familiari. Secondo gli esperti, almeno un contagio su 4 si verifica nell’ambito delle relazioni familiari e quindi, anche con i congiunti, sarà necessario attenersi scrupolosamente alle precauzioni.  

Permane il divieto di spostarsi in Regioni diverse, sia con mezzi pubblici che privati,  tranne in casi di esigenze lavorative, motivi di salute o urgenza.  Per gli spostamenti all’interno della Regione si ci potrà muovere ancora per comprovati motivi di lavoro, necessità e salute ma a questi si aggiunge la possibilità di far visita ai congiunti.

Dal 4 maggio infatti si potrà andare a far visita ai parenti ma si dovranno, anche dentro casa, mantenere le distanze e l’adozione delle mascherine. Non sono consentite ancora riunioni familiari né qualsiasi forma di assembramento, sia in luoghi pubblici che privati.

Consentito l’accesso a parchi, ville e giardini pubblici ma sempre nel rispetto delle distanze e con l’adozione di misure che possano contingentare gli ingressi. Se queste condizioni non potranno essere rispettate, i Sindaci potranno predisporre la chiusura di queste aree.

Per le attività sportive, ci si potrà allontanare da casa ma sempre rispettando le distanze: un metro se è semplice attività motoria, due metri se si tratta di un’attività sportiva.

Saranno consentite, dal 4 maggio, le sessioni di allenamento degli atleti professionisti e non professionisti ma se riconosciuti d’interesse nazionale dalle rispettive federazioni. Dovranno però avvenire sempre nel rispetto delle norme del distanziamento sociale e a porte chiuse.  Per le discipline collettive, bisognerà invece aspettare il 18 maggio.

Si potranno celebrare i funerali ma con la sola presenza dei congiunti, con un massimo di 15 persone, e sempre rispettando il distanziamento sociale.  Per tutte le altre cerimonie religiose, bisognerà invece aspettare ancora.

Bar e ristoranti potranno fare attività di ristorazione da asporto. Si dovrà entrare uno alla volta e il cibo non potrà essere consumato davanti ai locali.

Dal 4 maggio ripartiranno sia il settore edile che manifatturiero e il commercio all’ingrosso collegati ad essi.” E’ un passaggio importante – ha detto Conte –  basato sul presupposto che le aziende rispetteranno rigorosamente i protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro”. Il nuovo protocollo è stato emanato il 24 aprile.

Predisposto meccanismo molto elaborato con il quale le Regioni dovranno informare il Governo sulla curva epidemiologica e sull’organizzazione sanitaria.  

“Vogliamo tutti che il paese riparta ma se non rispettiamo le precauzioni la curva risalirà” – ha detto Conte.

Il 18 maggio, se tutto procede bene, riapriranno i negozi al dettaglio, musei, mostre e biblioteche e saranno consentiti gli allenamenti a squadre in campo sportivo.

Il 1 giugno potrebbero riaprire bar e ristorazioni ma anche parrucchieri e barbieri, centri estetici e centri massaggi.

Non è ancora chiaro invece come si procederà per gli stabilimenti balneari. Conte ha annunciato anche che nel frattempo si continua a lavorare per sostegno alle imprese, ai professionisti, al turismo.

Per quest’anno non si potrà tornare sui banchi di scuola  ma si sta invece lavorando per cercare di tornare in classe a settembre.

 “Nei prossimi mesi sfida complessa” – ha detto Conte – Gettare le basi per la ripartenza del Paese.  Serve una stagione intensa di riforme. E’ l’occasione per cambiare tutte quelle cose che in Italia non vanno da tempo”.

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