venerdì, Marzo 29, 2024
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Castelvetrano. Come ricominciare in sicurezza, ne parliamo con il Sig. Nino Romano

Fase2, “quella della convivenza con il virus”. Il comportamento responsabile, di ognuno sarà fondamentale. Distanza di sicurezza di almeno un metro e utilizzo dei dispositivi di protezione.
Ripartenza delle attività che sembra avanzare con molte difficoltà, perché in continuo contrasto con l’ emergenza sanitaria. Alcune attività ripartiranno prima di altre, perché con meno rischi. Le attività che creano aggregazione ( ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, pub, discoteche, balere…) sono quelle che soffriranno maggiormente, anche dopo la riapertura, per le rigide condizioni per lavorare in sicurezza. Ma se non si riapre si rischia il fallimento della propria attività.
Quali sono le difficoltà oggettive delle attività e come farle ripartire in piena sicurezza dunque? Ne parliamo direttamente con i gestori che hanno indiscussa contezza più di molti esperti e comitati. Oggi ne parliamo con il Sig. Nino Romano, gestore di pizzeria a Castelvetrano. Questa pandemia ha costretto tutte le attività a chiudere repentinamente per una emergenza sanitaria senza precedenti.

Dopo due mesi le attività sono in difficoltà davanti ai pagamenti che continuano ad arrivare. Cosa ne pensa?
Penso che la prima cosa che il governo doveva fare era sospendere tutti i pagamenti. Se non si lavora perché chiuso da decreto, non si riesce a far fronte alle spese.

Sul web girano tante proposte per garantire la sicurezza, girano foto di tavolini separati da plexiglas, ha pensato a qualche soluzione simile?
Non sono d’ accordo a queste soluzioni. Credo che una famiglia non venga a sedersi al ristorante/pizzeria per mantenere le distanze o per avere un plexiglas che li divida, o tenere le mascherine e guanti. Penso che la gente preferisca in questo momento mangiare a casa in sicurezza. E poi, temo si possa cadere nel business, il che in un periodo così delicato risulterebbe odioso.

Nino Romano

In molte città d’ Italia, le amministrazioni comunali offriranno gratuitamente l’ opportunità di ampliare gli spazi ai locali, utilizzando marciapiedi, strade e piazze per posizionare tavoli, agevolando la distanza di sicurezza ma anche il numero di coperti, essenziali per ogni gestore al fine di poter coprire le spese. Sarebbe per lei un valido aiuto?
Sì, certo. I tavoli all’ aperto sono più sicuri di quelli all’ interno. Avere l’ opportunità di spazio all’ esterno sarebbe un aiuto concreto.

Se avesse l’ opportunità di rivolgersi all’ amministrazione comunale, cosa vorrebbe chiedere per agevolare le attività di ristorazione?
L’ amministrazione deve solo adeguarsi alle leggi. Ma se potessimo usufruire del suolo pubblico gratuito sarebbe molto importante per poter lavorare in sicurezza e cercare di ripartire. Naturalmente sarebbe opportuno esonerarci dalle tasse comunali, le quali sarebbero al momento impossibili da pagare.
Lei, oltre che una pizzeria al centro di Castelvetrano ha un’ altra attività in una zona balneare sul nostro territorio. Le difficoltà sono le stesse? Come si organizzerà a Triscina?
Sì, credo non ci sarà una stagione estiva molto florida, ma a Triscina è da Asporto con pochi tavoli all’ aperto, sarà più facile ricominciare da lì, anche se non sarà semplice viste le restrizioni e i divieti d’assembramento poiché la mia pizzeria a Triscina solitamente è frequentata da molti giovani.

Il Governo ha gestito bene la situazione economica per le imprese secondo lei? Si sente tutelato o abbandonato dallo Stato?
È evidente che lo Stato ci ha abbandonati. Lo stato doveva immediatamente bloccare tutti i pagamenti, bollette, affitti, tasse ecc… e doveva erogare da subito adeguati contributi economici a tutti.

Molti ristoratori in Italia hanno affermato che non riapriranno per impossibilità varie. Quali sono le sue intenzioni?
Io aprirò anticipatamente a Triscina, lasciando l’ apertura a Castelvetrano dopo l’ estate. Non sarebbero infatti le condizioni attualmente. Cercheremo di mantenere sempre le giuste precauzioni, tutte le misure di sicurezza … sperando che la gente superi la paura e ricominci a vivere la stagione consapevolmente. Non ci sono alternative.

Serena Navetta

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