E’ pervenuta alla nostra redazione, una interpellanza dei consiglieri di Castelvetrano del Gruppo Misto, Rossana Ditta, Giuseppa Coppola e Ignazio Maltese, con la quale, viste le proteste dei cittadini sulle modalità d’ingresso al cimitero, stabilite dal Sindaco Enzo Alfano, invitano lo stesso, a rivedere la propria ordinanza, rivolgendola più a favore dei cittadini. A seguire, vi proponiamo il documento nella sua interezza.
Giovanni Nastasi
I sottoscritti Consiglieri Comunali, Rossana Ditta, Giuseppa Coppola, Ignazio Maltese, componenti del “Gruppo Misto”.
PREMESSO
- che l’ordinanza contingibile ed urgente del Presidente della Regione Siciliana, n. 18 del 30/04/2020, consentiva a partire dal 4 maggio 2020 la riapertura al pubblico dei cimiteri;
- che discrezionalmente il Sindaco, con ordinanza n. 30 del 05/05/2020, ha disposto la riapertura del cimitero comunale con accesso limitato a 50 cittadini per volta solo previa prenotazione, al riferito fine di evitare assembramento;
- che l’apertura è stata disposta nei soli giorni feriali a partire dal 6 maggio c.a., per consentire anche una preannunciata pulizia straordinaria, in realtà non avvenuta;
CONSTATATO
che, di fatto, l’impossibilità per vari motivi di prendere la prenotazione tramite il numero telefonico fornito e le innegabili carenze nell’attuazione della misura disposta hanno esacerbato gli animi dei cittadini e fatto aumentare il malcontento, già in essere per il lungo periodo di chiusura, ma soprattutto per la mancata condivisione della misura in sé, vista l’enorme ampiezza del cimitero comunale;
RITENUTO
che, in maniera manifesta, l’obiettivo prefissato da questa Amministrazione non è stato adeguatamente raggiunto, venendosi anzi a creare paradossalmente all’ingresso e nella cappella
interna, per consentite prenotazioni di presenza, assembramenti, pari a quelli che purtroppo si continuano inspiegabilmente a vedere ogni giorno nella città, in vari luoghi, come ad esempio innanzi gli uffici postali;
PRESO ATTO - che sono giunte al Sindaco e agli Assessori di competenza polemiche varie, chiara espressione di generale non apprezzamento della decisione imposta, reso ancor più grave dalla non apertura di tutti gli ingressi del cimitero e soprattutto dall’inspiegabile assenza di pulizia
e decoro manifestatasi agli occhi di tutti, a differenza degli altri Comuni che tale triste visione non hanno offerto ai cittadini; - che sono stati indirizzati al Sindaco invito alla rimodulazione del provvedimento dal Gruppo Consiliare “Obiettivo Città” e numerosissimi appelli accorati da parte dei cittadini, tramite i
social e i comunicati stampa; - che in data odierna, precisamente al terzo giorno di apertura, non è variato alcunchè, nonostante le continue rimostranze e persistenti lamentele della collettività, dovute a palesi e non eliminate difficoltà di gestione.
Non credendo di dover assegnare al silenzio il significato di rifiuto, i sottoscritti
INTERPELLANO
il Sindaco e gli Assessori di competenza al fine di conoscere espressamente:
quale intendimento si è ritenuto di prendere in merito alla questione in oggetto, in seguito agli inviti e agli appelli giunti da più parti;
quali sono le motivazioni del ritrovato stato d’abbandono del cimitero, atteso che l’ordinanza regionale n. 5 del 13/03/2020 interdiva l’accesso delle aree cimiteriali al pubblico, restando lo stesso espressamente consentito al personale addetto, e si è pure posticipata di due giorni l’apertura per interventi straordinari.
Con l’auspicio che si stia già provvedendo a predisporre nell’immediato l’apertura libera del cimitero, senza prenotazione, o sia già fissata la data a brevissimo termine, ferme restando sempre le
precauzioni e cautele cui i cittadini sono tenuti, il divieto di assembramento e la necessità di costanti controlli da parte degli addetti e delle autorità preposte, sia all’interno che all’esterno del cimitero. Nell’ ipotesi, che si scongiura, di rifiuto ad accogliere con favore l’esasperato appello pervenuto da più voci e conferma dell’attuale ordinanza, i sottoscritti rivolgono comunque al Sindaco
L’ INVITO :
a rendere espressamente note le ragioni della conferma della misura predisposta, oggi di certo non più esprimibili quale precauzione per evitare assembramento, per tutte le ragioni esposte,
per i fatti accaduti, per l’inadeguatezza manifesta, oltre che per evidente possibilità di realizzare in maniera più efficace tale fine con altri mezzi e seri controlli, come avviene in molti altri Comuni.
Tanto si doveva.
Nell’esclusivo interesse dei cittadini, i cui sacrifici sono stati già tanti, e nel rispetto della manifesta non condivisione generale dell’ordinanza adottata.