Finalmente, per la gioia di tutti i licatesi, Sant’Angelo è tornato a casa sua. L’urna argentea del Santo Patrono era ad Agrigento per una restaurazione, al renderla più elegante, ammirevole e venerabile. “Vi possiamo annunciare con gioia – scrivono i Carmelitani – che siamo riusciti nel nostro intento, e S. Angelo è tornato nel suo Santuario, in una veste nuova ma antica: torna nella sua cassa lignea, rivestita in velluto rosso e ricami in oro, che lo ha accolto per la prima volta nel lontano 1623.
Ringraziamo di vero cuore quanti hanno lavorato nel pieno rispetto delle norme canoniche, nel silenzio e nel nascondimento, com’è giusto che sia, per onorare al meglio S. Angelo e la città che per otto secoli ne ha custodito gelosamente la memoria: il Cardinale Francesco Montenegro (il nostro don Franco), Arcivescovo di Agrigento, gli infaticabili e impagabili membri del Tribunale diocesano, l’Ufficio dei Beni culturali di Agrigento, i tecnici e i restauratori, le autorità civili e militari coinvolte in questo complesso procedimento”.