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Sturiano sulla questione del porto di Marsala: “Dopo 10 anni credo che la città meriti una risposta”

Nei giorni scorsi, gli assessori regionali Razza e Falcone sono stati a Marsala per affrontare due questioni fondamentali per la città: la sanità e il porto.  Ne abbiamo parlato con il Presidente del Consiglio Comunale di Marsala, Enzo Sturiano.

Presidente Sturiano, il 18 maggio prossimo l’ospedale Paolo Borsellino  dovrebbe tornare alla sua normale funzionalità…

Si è lavorato molto per trovare una soluzione che permettesse all’ospedale Paolo Borsellino di tornare alla sua piena operatività. Si tratta di un ospedale d’eccellenza con ben nove branche operatorie. Le preoccupazioni erano tante. Abbiamo dialogato, in maniera pacata, con tutti, compresi i medici che continuo a ringraziare per il grande lavoro fatto in questi mesi. Dal giorno 18, come da impegni presi, speriamo possano tornare in funzione reparti importanti come la cardiologia, la diabetologia, l’urologia e tanti altri che necessitano solo di essere potenziati con l’assunzione di medici e paramedici, cosa che attendiamo con forza. Una grande attenzione deve andare anche ai medici del Pronto Soccorso che hanno fatto un lavoro eccezionale con tutte le difficoltà del caso.

L’ospedale San Biagio, dismesso anni fa e lasciato in abbandono, potrebbe ora essere ristrutturato,  grazie ad un finanziamento di 3 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione,  per diventare Covid Hospital…

Ci siamo impegnati fortemente, in maniera attiva, per questo. Abbiamo fatto molti incontri e sopralluoghi –  non solo al San Biagio di Marsala ma anche in altre strutture della provincia –  per capire quale potesse essere l’alternativa più valida. A seguito di tutte queste valutazioni, la scelta è caduta sul San Biagio. La struttura ha delle aree abbastanza nuove che quindi hanno bisogno di pochi interventi. L’area del pronto soccorso inoltre si presta bene per le specifiche necessità. E’ l’occasione per riqualificare la struttura che potrà così avere una nuova funzionalità. Dobbiamo approfittare di questi mesi di calo del contagio per prepararci ad un’eventuale ritorno del virus.  Ma soprattutto dobbiamo guardare al futuro: è un’opportunità per il nostro territorio: Marsala potrebbe avere non uno ma due ospedali.  C’è la volontà di dotare il San Biagio di una tac, di una radiografia e di altri servizi. Non si esclude che in futuro alcuni reparti possano essere trasferiti lì. Ogni provincia, per esempio, dovrà essere dotata di un reparto di malattie infettive. Potrebbe essere predisposto in maniera stabile al San Biagio.

Altro argomento affrontato insieme agli assessori regionali è stata la situazione del porto di Marsala. Il 19 marzo scorso è stata revocata la concessione demaniale marittima alla Myr per la realizzazione del famoso progetto “Marina di Marsala”. Ora cosa succede?

La concessione demaniale alla Myr è stata revocata dall’assessorato regionale al Territorio per inadempienze contrattuali. La società non ha ottemperato agli impegni sottoscritti a far data dall’aprile 2016.  Entro sei mesi dovevano presentare il progetto esecutivo ma non l’hanno fatto. Entro sei mesi dalla registrazione del contratto di programma (dicembre 2017)  dovevano iniziare i lavori ma non l’hanno fatto. Ci dispiace che non siano state date le dovute comunicazioni né alla cittadinanza né al Consiglio Comunale. Non so se questo silenzio è corretto. Dopo 10 anni siamo rimasti con un pugno di mosche in mano.  Sono dispiaciuto che l’iniziativa privata non sia partita: ci abbiamo creduto, abbiamo cercato di accelerare, in 15 giorni abbiamo ratificato il protocollo per il contratto di programma. Questo per la volontà di dare massima celerità alla realizzazione di un’opera infrastrutturale importante per il rilancio socio-economico della città. Oggi apprendere questa notizia fa male ma fa ancora più male non sapere cosa accadrà ora.  Con i deputati regionali Lo Curto e Pellegrino in questi ultimi anni abbiamo lavorato in piena collaborazione, più volte siamo stati a Palermo. Mi dispiace che la città di Marsala non è riuscita a parlare un unico linguaggio. Il Consiglio Comunale aperto del dicembre 2018 è stato disertato, con delle motivazioni banali, sia dal sindaco che dall’ingegnere Massimo Ombra mentre poteva essere l’occasione per manifestare le difficoltà che già c’erano. Tutti insieme ci potevamo muovere per permettere al privato di iniziare l’opera e dare questa opportunità alla città. A Maggio 2019 c’è stata una riunione, promossa dall’onorevole Lo Curto, presso la IV Commissione all’Ars dove erano presenti tutti gli attori, compresa Invitalia che doveva finanziare il progetto. Lì sono emerse le difficoltà che oggi sono evidenziate nel decreto di revoca.  L’unico vantaggio ottenuto è stato il nuovo piano regolatore del porto.

Non c’era una Commissione di Vigilanza?

Il Contratto di Programma prevedeva che il Comitato di Vigilanza si insediasse dopo trenta giorni. Si insediato forse a distanza di due anni dalla sottoscrizione del protocollo d’intesa. Bisogna capire anche lì per quale motivazione. Ci sono fatti documentati che parlano chiaro, un protocollo,  impegni che dovevano essere assunti, un comitato di vigilanza che doveva vigilare.

Ci sono anche alcuni privati che avevano avuto finanziamenti e che ne sono stati privati perché c’era un progetto più ampio che si stava portando avanti. Anche questi operatori hanno avuto un danno economico. Ad oggi ci sono anche diverse concessioni demaniali che scadono a dicembre. Ci dobbiamo attivare per far si che possibilmente la Regione li rinnovi. Ma ci sono altre valutazioni importanti da fare. Ecco perché sono venuti a Marsala quattro assessori regionali e i direttori generali, con documenti alla mano.  

Quali sono queste valutazioni di cui parla?

In due anni, sono stati finanziati 400milioni di euro: non c’è stato un porto siciliano che avesse un progetto pronto che non è stato finanziato. Tra questi anche Castellammare, Marettimo, Favignana, Pantelleria…

L’unico progetto finanziabile per la città di Marsala è quello di rifacimento della barriera curvilinea, dove attraccano gli aliscafi da e per Favignana. La Regione ha ripreso un progetto che la stessa aveva prodotto e finanziato. Giovedì sono iniziati i lavori. Quantomeno iniziamo a recuperare la banchina che era in situazione precaria.

Per il resto, per procedere al finanziamento basta anche un progetto definitivo. Quello esecutivo può essere fatto in seguito. Il porto di Marsala non può rischiare la chiusura. Convocheremo i nostri tecnici e, con l’amministrazione, vedremo il da farsi. Poi andremo a Palermo. Non dobbiamo perdere tempo.  La progettazione può essere fatta a stralci. Avevamo già chiesto al Sindaco di accendere il fondo di rotazione per la progettazione e presentare progetti di esecutività per le opere che riteniamo più importanti. Sono diverse e servono per riqualificare un’area fondamentale per la città. Ci dobbiamo subito confrontare per portare avanti una posizione chiara, netta, sulle opere che la città rivendica.  Dopo 10 anni ritengo che la città meriti una risposta.

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Due ospedali per Marsala. Ma all'orizzonte nessun portoNe parliamo con il presidente del Consiglio comunale di Marsala, Vincenzo Sturiano

Pubblicato da Sicilia Oggi Notizie su Martedì 12 maggio 2020
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