sabato, Aprile 20, 2024
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M5S: liberiamo il mare di Catania

 Rimuoviamo e demoliamo tutte le recinzioni e le barriere che impediscono il libero accesso al mare.

Facciamo in modo che le concessioni vengano date soltanto ai gestori che offriranno esclusivamente servizi a richiesta per i bagnanti.

Tutto questo è possibile! Occorre solamente la volontà politica. Basta soltanto che il sindaco porti urgentemente in Consiglio comunale il P.U.D.M. (Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo) contenente le nostre indicazioni, con relativa V.A.S. (Valutazione ambientale strategica) e i catanesi potranno finalmente riappropriarsi del loro mare.

Questo l’impegno che il gruppo consiliare del M5s chiede a Pogliese con un ordine del giorno – prima firmataria Lidia Adorno – protocollato oggi.

“Abbiamo chiesto al sindaco di portare in aula il P.U.D.M., predisponendo la V.A.S. affinché la gestione amministrativa del demanio marittimo dalla Regione possa passare al Comune. E abbiamo indicato dei criteri ben specifici per il rilascio o il rinnovo delle concessioni. Tra questi prioritariamente abbiamo richiesto l’abbattimento e la rimozione di tutte le barriere che non permettono l’accesso e la visione del mare. I concessionari potranno gestire esclusivamente servizi a richiesta dei bagnanti, dal noleggio lettino e ombrelloni alla ristorazione, dando la possibilità di accesso a tutti” dice Adorno. “Noi immaginiamo – precisa – un litorale con il mare ben visibile e un ampio lungomare dove cittadini catanesi e turisti possano effettuare lunghe passeggiate a contatto con la natura, con una bella pista ciclabile accanto.

Un mare accessibile e visibile a tutti è stata una delle battaglie che da sempre abbiamo avuto a cuore e che con forza continueremo a portare avanti”.

“Nel frattempo abbiamo presentato anche un’interrogazione all’Ars – aggiunge Gianina Ciancio, Deputata regionale M5s – per chiedere al governo regionale una ricognizione generale dei Pudm presentati e non ancora approvati e di intervenire con forza, anche con un commissario ad acta, presso quei comuni che non hanno ancora predisposto i Piani, strumenti fondamentali per una corretta gestione del demanio.”

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