martedì, Aprile 23, 2024
HomeCronaca"Arte e Martello,festa della Repubblica fondata sul lavoro degli invisibili",lo sciopero alla...

“Arte e Martello,festa della Repubblica fondata sul lavoro degli invisibili”,lo sciopero alla rovescia degli artisti

Un gruppo di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo della città di Palermo aderendo al sentimento di mobilitazione generale e allo stato di agitazione permanente si sono uniti e hanno formato il collettivo “Arte è Martello” e scendono in piazza per rivendicare dignità per il loro lavoro. Il teatro e la cultura sono di tutte e di tutti e quindi a tutti dovranno tornare, in piazza e davanti ad un pubblico.

Arte è martello, festa della Repubblica fondata sul lavoro degli Invisibili” è il nome della prima azione di sciopero alla rovescia, inventato da Danilo Dolci, lanciato dal collettivo e da tutti gli artisti, gli attori, i giocolieri, e le maestranze dello spettacolo che hanno aderito alla proposta di immaginare un’azione di protesta che sia contemporaneamente per la città presidio di bellezze e rivendicazione di diritti, con la preziosa adesione del Comitato del mercato dell’Usato Sbaratto dell’Albergheria,e che avrà luogo venerdì 5 giugno a Ballarò, alle 18.30.

Il gruppo degli artisti che ha allargato a macchia d’olio l’iniziativa, si è formato in seno a SOS Ballarò, durante l’emergenza Covid, quando si sono sbracciati insieme agli altri tanti volontari e per tre mesi hanno distribuito la spesa a seicento famiglie in difficoltà, durante questi mesi di crisi e profondamente difficili si sono interrogati a lungo sulla loro professione e sono giunti alla conclusione che il teatro non coincide solamente con un luogo fisico e delimitato nello spazio, il teatro è dovunque si trovi il corpo dell’attore in interazione con il pubblico. 
Uniti al grido collettivo di «convocateci dal vivo e trasformate le città in palcoscenico, per garantire il lavoro di tutto il comparto, chiediamo a tutti i lavorator* dello spettacolo di Palermo un’assemblea per la formazione di un tavolo di discussione sulle tematiche già delineate a livello Nazionale, e su quelle specifiche che riguardano la nostra città».

Durante l’evento del 5 giugno sei moto ape si trasformeranno in palcoscenico e guidate dagli abitanti del quartiere ospiteranno a turno: musicisti, attori e danzatori. Insieme si muoveranno nel quartiere di Ballarò, garantendo il distanziamento, e offriranno il loro simbolico sacchetto pieno di Arte a tutti. «L’Arte si materializzerà nei luoghi delle persone, – dicono gli artisti – costrette ad una distanza fisica e dunque sociale, uscirà dai teatri e percorrerà fisicamente le strade, abitate da altri invisibili, reggendo lo stendardo della Bellezza e della Resistenza. Resistenza a cui siamo improrogabilmente chiamati tutte e tutti».

«Per prenderci cura di una città dolente e trasformarla in un palcoscenico per tutto il pubblico tagliato fuori a causa dell’inevitabile cancellazione della programmazione artistica su larga scala. – aggiungono – Per pensare e creare bellezza con nuovi criteri e norme che garantiscano la sicurezza e la salute di tutti.  Per dare forma e voce ad un dolore collettivo che non può più rimanere inascoltato e che riguarda trasversalmente tutte le categorie dei cosiddetti lavoratori invisibili, che in questo particolarissimo momento storico più che mai, hanno il dovere di far sentire la propria voce».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

- Advertisment -

ULTIME NEWS