giovedì, Marzo 28, 2024
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“I Panini della Rinascita”,tra i partecipanti il palermitano “Nino ‘U Ballerino”

La riattivazione dei circuiti produttivi, il ritrovato piacere della condivisione e della socialità, la voglia di vivere sintetizzate e racchiuse nel protagonista assoluto della gastronomia italiana: il panino, simbolo della creatività nostrana che si esprime attraverso ingredienti e peculiarità territoriali, declinate ed esaltate attraverso le varie cucine regionali.
Questa l’idea che muove il progetto “I Panini della Rinascita – il menù di una nuova unità d’Italia” messo a punto dall’Accademia del Panino Italiano ( https://www.accademiapaninoitaliano.it/) , Fondazione culturale nata nel 2017 a Milano con l’obiettivo di promuovere e valorizzare l’assoluta unicità del prodotto, rigorosamente made in Italy, emblema dell’eccellenza nazionale nel mondo.
 “I Panini della Rinascita” si sviluppa nelle varie articolazioni territoriali attraverso una community, ideata ed aggregata dall’Accademia stessa, della quale fanno parte oltre un migliaio di titolari di locali, legati dal filo rosso della qualità assoluta, della maestria e dell’artigianalità : il debutto ufficiale è avvenuto lo scorso 2 giugno, in piena fase post lockdown, coinvolgendo già quaranta esercenti ma il numero è destinato a crescere.
In questa mappatura del buon gusto, non poteva certo mancare l’esponente più noto dello street food palermitano in Italia e all’estero: Antonino Buffa, conosciuto come Nino ‘U Ballerino, apprezzato soprattutto per il celeberrimo panino con la milza, sia nella versione “schietta” (ovvero condita soltanto con il limone)  che “maritata”  (con ricotta o caciocavallo a scaglie)  e per quello con panelle e crocchè.
Il cibo di strada di Nino è inserito nel progetto che vede replicare lo stesso menù nei locali che aderiscono all’iniziativa, all’insegna di cinque parole chiave che esprimono la finalità dell’azione di comunicazione, volta al coinvolgimento sempre più massiccio di imprese alimentari e del food service e alla riapertura delle attività.
 Il processo di co – creazione, durato giorni, si è concluso con l’individuazione di cinque parole, che riflettono il concetto di “insieme” e convivono in un’unica frase: “Hai mai visto un panino? È un abbraccio dove gli ingredienti stanno vicini (loro possono già da ora). E noi? Noi abbiamo realizzato un sogno. Insieme”.
Non a caso, “Mai visto”, “Abbraccio”, “Vicini”, “Noi” e “Il Sogno” sono i nomi dei panini che costituiranno il menù della Rinascita, racchiudendo le cinque parole chiave che compaiono in tutti i materiali della comunicazione , dal logo al menù passando per la vetrofania.
Non è tutto: il progetto, infatti, comprende anche una guida digitale denominata “Paninomap” , app scaricabile gratuitamente, che indirizza e informa chi è alla ricerca di un panino originale in Italia e fuori dai confini nazionali.
 “Sono felice ed emozionato di dare il mio contributo nell’ambito di questo progetto – afferma Nino – e di mettere a disposizione la mia esperienza per l’Accademia, una realtà alla quale ho creduto e aderito a partire dalla sua costituzione”.
Novità in vista nel menù, dunque, anche per gli estimatori del famoso street food chef che riaprirà il locale in corso Camillo Finocchiaro Aprile venerdì 12 giugno alle 18:00, dopo mesi di chiusura forzata.
“I miei clienti mi sono mancati  – afferma – ma ho lavorato per loro e non vedo l’ora che scoprano tutte le sorprese e le novità messe a punto in quest’ultimo periodo”.
 “L’Accademia è nata in Lombardia – prosegue Nino  – e io voglio cogliere l’occasione per esprimere i miei sentimenti più sinceri di vicinanza a una regione che ha pagato e continua a pagare un prezzo altissimo in termini di perdite di vite umane, malgrado lo straordinario lavoro svolto da medici e infermieri e operatori della sanità : in particolare, il mio pensiero più affettuoso è indirizzato ai miei colleghi ristoratori e titolari di locali, alle prese con i disagi legati alla ripartenza delle loro attività ma animati da tanto coraggio e determinazione”.
 “Esiste un ponte ideale che unisce Sicilia e Lombardia – conclude – e che passa attraverso tutte le regioni italiane : a me piace pensare che questo momento difficilissimo per tutti noi possa trasformarsi in un’occasione per affermare il valore della coesione sociale e territoriale, rinsaldando i legami di stima e affetto che esistono tra gli operatori della ristorazione e tutte le figure professionali che, a vario titolo, operano nel settore per fornire ai clienti i prodotti migliori”.

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