E’ stata rinviata al prossimo 23 luglio la sentenza del processo che vede coinvolta l’on. Giulia Adamo a seguito dell’inchiesta Spese Pazze. A confermarci l’ulteriore rinvio è stata la stessa Adamo nel corso di un’intervista in cui abbiamo parlato di tanti argomenti che riguardano la città di Marsala.
Sul processo, l’Adamo si conferma serena. “Spese Pazze – ci ha detto – è un’inchiesta che ha coinvolto tutta la Nazione. Alcuni deputati e capigruppo hanno sperperato soldi pubblici. In Sicilia tutti i capigruppo sono stati rinviati ad un processo ma, dalle carte che ho letto, credo nella nostra Regione non ci siano scandali. Le somme stesse parlano per noi. A me – spiega Adamo – vengono contestati 10.000 euro di spese di rappresentanza. Si tratta di spese del gruppo che io ho autorizzato nel corso di 10 anni. Vorrei anche ricordare che, siccome c’è sempre l’idea che la politica costi molto, avevo deciso di lasciare al gruppo la mia indennità di funzione che ammonta a circa 140 mila euro. Ora vengo processata per 10mila euro di spese di rappresentanza”.
Il processo va avanti ormai da 8 anni e si profila anche il rischio di una prescrizione. “Io miro alla piena assoluzione” – ha ribadito però l’Adamo.
Al di là di come andrà a finire il processo, l’on. Adamo ha tuttavia comunicato, in maniera definitiva, l’intenzione di candidarsi alla carica di Sindaco del Comune di Marsala per le prossime amministrative di ottobre. La legge Severino non impedisce infatti all’Adamo di candidarsi.
“In questi anni mi sono riposata, mi sono goduta la famiglia e gli anni della pensione. Ma quello che sta accadendo a Marsala – di ha detto Giulia Adamo – è un tale disastro che voglio offrire ai cittadini una possibilità di scelta. Io non mi sono mai candidata per vincere un’elezione. Io ci sono. Se vinco, porto avanti i progetti. Altrimenti ritorno a riposarmi. Ritengo però di dovere fare la mia parte” – ha concluso l’onorevole Adamo.