venerdì, Aprile 26, 2024
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Migranti, Musumeci a Roma: “Abbiamo aperto una breccia in un muro di cemento”

E’ durato oltre 2 ore l’incontro che il Governatore della Sicilia Nello Musumeci ha avuto ieri a Roma con il Premier Conte, con i ministri Lamorgese, Guerini, De Micheli, Gualtieri, Di Maio, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli e il sindaco di Lampedusa Totò Martello.

La convocazione era arrivata dopo l’Ordinanza firmata dallo stesso Musumeci con la quale si stabiliva lo sgombero immediato di hotspot siciliani e il divieto di sbarco per i migranti, poi sospesa dal Tar che l’aveva giudicata sostanzialmente al di fuori delle competenze del governo regionale. A seguito di ciò il Presidente Musumeci è stato convocato a Palazzo Chigi.

Il Governatore Musumeci è uscito dall’incontro soddisfatto ma solo in parte.

Primo punto positivo, ha spiegato Musumeci ai giornalisti che lo attendevano fuori, è stato quello di avere posto all’attenzione del Governo il rapporto fra la Sicilia e il fenomeno migratorio con le sue ricadute sul piano sociale ed economico.

“Abbiamo aperto una breccia in un muro che sembrava di cemento armato” – ha detto – Quello del popolo siciliano è un interminabile calvario. La gente ha paura ed è una paura che si accentua con il Covid, questo ho detto a Conte e ai ministri presenti”.

Musumeci non nasconde le divergenze di vedute con il Governo centrale, dice di apprezzare la buona volontà del Governo sul tema ma aspetta soprattutto l’avvio di azioni concrete.

“Prendiamo atto della buona volontà espressa dal governo, ma di buone volontà sono lastricate tutte le strade del mondo. Il governo ci ha illustrato alcune iniziative, ma slegate da un calendario. Abbiamo dimostrato con i numeri che gli hotspot e i Centri d’accoglienza vanno chiusi e svuotati per essere adeguati alle misure anti-Covid” – chiarisce Musumeci.

La chiusura degli hotspot siciliani – che devono essere adeguati alle nuove normative anti Covid –  il divieto di attracco per le navi delle Ong e il coinvolgimento dell’Europa restano priorità per il Governatore siciliano. “Sugli hotspot andiamo avanti. Restiamo vigili. Non indietreggiamo di un millimetro” – ha dichiarato Musumeci.

Da quanto riferito dallo stesso Governatore, dei 42 centri siciliani, il 90%  non sarebbe a norma con le recenti normative anti Covid. In particolare, Musumeci ha portato a Roma le evidenze, i dati e la situazione emergenziale emersi dall’ispezione della  task force regionale a Lampedusa.

Su questo punto, il Governo ha promesso un intervento immediato: già venerdì dovrebbe essere svuotato e i migranti trasferiti su navi quarantena. “Siamo contrari all’ampliamento di hotspot, ovunque si trovino nell’isola. Abbiamo spiegato che Lampedusa vive forti tensioni sociali e il premier Giuseppe Conte ha assicurato interventi economici a sostegno” – aggiunge Musumeci.

“I lampedusani hanno bisogno di fatti concreti – continua Musumeci- abbiamo chiesto lo stato d’emergenza ma ci è stato risposto che c’è già in tutta l’Italia. Propongono soluzioni economiche per quell’isola, vedremo nei prossimi giorni. Noi abbiamo chiesto più navi per evitare che i migranti restino nell’hotspost, il governo dice che ne arriveranno 3 nei prossimi giorni, navi per la quarantena”.

Oggi, dalla sua pagina Facebook, Musumeci annuncia anche di essere al lavoro per un provvedimento che dia seguito alle ispezioni sanitarie già eseguite (e da eseguire) e che – scrive Musumeci “sono certo, troverà il consenso anche del Viminale. Il diritto alla salute è un bene prezioso. Vale una battaglia di civiltà”.

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