giovedì, Marzo 28, 2024
HomeEventiPalermo: Mercurio Festival 3 ottobre

Palermo: Mercurio Festival 3 ottobre

Sabato 3 ottobre, ultima esplosiva giornata di festival, la compagnia Sotterraneo interviene nello spazio Haus der Kunst con Europeana, invitata da Marco Cacciola. Sotterraneo, collettivo fiorentino, di ricerca teatrale, è tra le più interessanti realtà italiane: le produzioni del gruppo sono sempre riconoscibili per il loro approccio avant-pop in equilibrio fra immaginario collettivo e pensiero anticonvenzionale. Protagonisti nei più importanti festival e teatri nazionali e internazionali, ricevono negli anni numerosi riconoscimenti tra cui Premio Lo Straniero, Premio Hystrio e due Premi UBU.

Europeana, dal testo “Europeana. Breve storia del XX Secolo”, è una durational performance: il tempo d’ascolto è soggettivo, è possibile andare e tornare ogni volta che lo si desidera. Un essere umano (in scena Fabio Mascagni) legge per intero la storia europea del XX secolo per le civiltà future, postumane o extra-terrestri. Accompagnano la lettura 100 brani musicali random, uno per ogni anno del 900. Un software traduce in diretta il testo in codice binario, un linguaggio considerato potenzialmente universale. Audio e traduzione vengono registrati su un supporto che sarà conservato in una capsula del tempo nel luogo in cui accade la performance. Simultaneamente inviamo fotoni oltre la stratosfera con un puntatore laser che reagisce agli impulsi sonori della voce narrante e che ha lo scopo di segnalare la nostra posizione: senza impedimenti il segnale uscirà dalla stratosfera e proseguirà fino ai confini dello Spazio. Se mai qualcuno dovesse usarlo per localizzarci, Europeana. Breve storia del XX secolo è per noi il libro più adatto a raccontare il secolo in cui siamo nati e cresciuti.

L’opera è una produzione Sotterraneo con il sostegno di Centrale Fies.

L’ingresso è gratuito e senza obbligo di prenotazione.

Alle ore 21:30 Enrico Casale presenta in anteprima nazionale al Cinema De Seta il documentario Ciò che resta – appunti nella polvere. Casale è stato invitato da Babilonia Teatri.

Frutto in forma filmica del percorso teatrale iniziato nell’autunno del 2019 all’interno del progetto “Per aspera ad astra – Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza”, con i detenuti del Carcere Villa Andreino di La Spezia, sostenuto dalla Fondazione Carispezia e gestito da Ass. Cult Gli Scarti. Il progetto è promosso su tutto il territorio nazionale da ACRI “Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio SpA”, al quale aderiscono dodici Istituti penitenziari e vede come capofila la Compagnia della Fortezza di Volterra con Armando Punzo.

La forma cinematografica che abbiamo scelto raccoglie davvero “ciò che resta” del lavorìo creativo quotidiano con i detenuti; l’abbiamo scelta per non disperdere tutti i granelli di polvere che la vita e l’arte depositano su tutte le cose. Alberto Giacometti, in qualche maniera nostra guida nell’indagine artistica, scriveva che «bisogna caricare di vita ogni particella di materia» per «dare permanenza a ciò che passa». Qui, allora, un uomo cammina. Incede attraverso luoghi a lui ignoti. E’ accompagnato da visioni frammentarie e frammentate di esseri umani. La realtà, spogliata del superfluo, diventa incerta e sfuggevole, misteriosa e insondabile: restano solo i pochi tratti necessari a coglierla per un attimo. Sono visioni che tolgono tutto ciò che impedisce di vedere, spingendosi fin sulla soglia di una verità suggerita.

A seguire l’esito finale workshop Un corpo attaccato alla terra che Enrico Casale tiene contestualmente alle giornate del festival: un laboratorio pensato per attori e non attori, realizzato in collaborazione con l’Associazione palermitana Baccanica e UIEPE – Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna della Sicilia.

Attraverso l’esperienza di Enrico Casale e la Compagnia degli Scarti (Renato Bandoli e Simone Benelli) all’interno del Carcere di La Spezia, si è tentato di creare un piccolo ma prezioso percorso teatrale che si ispira alle tematiche emerse e rielaborate con gli attori detenuti durante questi mesi difficili.

Se infatti il lockdown non ci ha permesso di accedere al Carcere, ci ha spinto a ricercare spunti e idee sulluomo contemporaneo e la sua condizione in uno spettro naturalmente molto più ampio rispetto ai temi della pandemia-prigionia. La parole e le opere di tanti Artisti del passato ci hanno guidato sulla strada polverosa di questo teatro incompleto ma potente (su tutti Jean Genet e Alberto Giacometti).  (EC)

L’ingresso per la proiezione e lo spettacolo è gratuito e limitato a un numero di 12 spettatori con prenotazione obbligatoria al link https://www.spaziofranco.com/events/cio-che-resta-appunti-nella-polvere

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

- Advertisment -

ULTIME NEWS